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Via libera all'aumento del biglietto Autobus più cari. Salasso annuale

Uno dei tram che attraversano la Capitale

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È stata approvata ieri dalla giunta Polverini su proposta dell'assessore ai Trasporti, Francesco Lollobrigida, la delibera dell'adeguamento tariffario del trasporto pubblico. Un provvedimento atteso da tempo, soprattutto da parte dell'Atac che più volte aveva sollecitato la Regione di procedere al via libera di un aumento che si attende da anni e che, considerato lo stato delle casse, risulta quasi vitale. I tempi per l'attuazione degli aumenti vanno dai 7 ai dodici mesi a causa dell'adeguamento dell'intero sistema di bigliettazione. Per quanto riguarda Metrebus Roma, il Biglietto temporale varia da 75 a 100 minuti e il costo passa da 1 a 1,50 euro. Aumento più consistente per il Big (validità giornaliera) che passa da 4 a 6 euro; mentre la carta settimanale (Cis) passa da 16 a 24 euro e il biglietto turistico di tre giorni da 11 a 16,50 euro. Cinque euro in più da pagare invece per l'abbonamento mensile ordinario (da 30 a 35 euro); quello mensile impersonale passa da 46 a 53 euro. Ben 20 euro in più invece per l'abbonamento annuale che passa da 230 a 250 euro. Invariato invece l'abbonamento annuale Metrebus Lazio per non penalizzare il pendolare. Alle critiche dell'opposizione che parla di aumento dei costi ma non dei servizi, come l'assessore alla Provincia ai trasporti, Amalia Colaceci, l'assessore Lollobrigida ha risposto ricordando: «Abbiamo elevato la gratuità fino ai 30 anni, mantenendo un'agevolazione base del 50% sul reddito ed inserendo criteri meritocratici per la percentuale restante. In totale il contributo non può superare il 90% del titolo di viaggio. Adeguare le tariffe era un atto dovuto: il mantenimento, con grandi sacrifici di bilancio del sistema delle agevolazioni serve inoltre a garantire un impatto calmierato delle tariffe per le fasce più colpite dalla crisi». Sus. Nov.

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