CARACALLA Evade dai domiciliari e ruba in convento 1 Un algerino di 34 anni, sottoposto alla misura della detenzione domiciliare per furto aggravato, si è introdotto all'interno di un convento di suore in Piazza Numa Pompilio.
Asorprenderlo alcune religiose che, dopo aver chiuso la porta di uscita dal piano per evitare la sua fuga, hanno chiamato il 113. Gli agenti del Commissariato Celio e del Commissariato Esquilino hanno sorpreso l'uomo ancora intento a rovistare all'interno delle stanze. Accompagnato negli uffici del Commissariato, dai successivi accertamenti è emerso che l'uomo era colpito da un provvedimento di rintraccio, perché assente durante un controllo presso la sua abitazione. L.A., è stato arrestato per evasione e per tentato furto e condotto nel carcere di Rebibbia. VIA DELLA SERENISSIMA Rapina sala giochi e scappa sul tetto 2 Con i volti coperti da un passamontagna e armati di pistola, due uomini sono entrati in una sala giochi di via della Serenissima alle 7 del mattino. Dopo aver minacciato la cassiera, l'hanno costretta a consegnare le chiavi del caveau e a disattivare il sistema di allarme. Dopo aver prelevato tutto il contante, hanno immobilizzato la cassiera, il dipendente delle pulizie e l'addetto alla sicurezza, e li hanno chiusi in una stanza e sono quindi fuggiti con un bottino di circa 34.000 euro. Il basista del gruppo, l'addetto alla vigilanza, pregiudicato di 44 anni, intorno alle 4 aveva manomesso la porta permettendo così l'entrata ai due rapinatori. Gli agenti sono riusciti a rintracciare a casa della compagna uno dei due rapinatori, un romano di 34 anni che ha tentato di fuggire salendo sul tetto. E proprio sui tetti dopo un rocambolesco inseguimento gli agenti della Mobile, diretta da Vittorio Rizzi, sono riusciti a bloccarlo. In manette anche il basista. I due sono stati arrestati per rapina pluriaggravata e per sequestro di persona. Sono in corso ulteriori indagini per risalire al terzo complice. GIANICOLENSE S. Camillo, sequestrate cartelle cliniche 3Altre 20 cartelle cliniche sequestrate al San Camillo Forlanini, per interventi sospetti. Ieri mattina, per la quarta volta, agenti del nucleo di polizia giudiziaria della Procura sono tornati nel reparto di Chirurgia d'urgenza diretto da Donato Antonellis. Gli agenti si sarebbero intrattenuti tre ore a colloquio con il direttore sanitario Diamante Pacchiarini. L'ultimo degli interventi chirurgici sospetti riguarda il caso di una paziente operata per colecisti a novembre, e purtroppo ancora ricoverata per complicanze gravissime allo Spallanzani. L'indagine è del pm Claudia Alberti che ha iscritto Antonellis nel registro degli indagati per lesioni gravissime.