Milioni di euro non pagati al Fisco Chiesto il processo per dodici imputati
Associazioneper delinquere finalizzata alla commissione di svariati reati tributari e al riciclaggio: è l'ipotesi di reato formulata dai pm Giuseppe Cascini e Maria Sabina Calabretta, coordinati dal procuratore aggiunto Nello Rossi. Secondo gli inquirenti, dal 2004 in poi Statuto e gli altri 11 indagati, tutti amministratori di diritto o di fatto di una serie di società coinvolte nell'inchiesta, si sarebbero associati tra loro al fine di «ottenere indebite detrazioni di imposta o comunque sottrarsi al pagamento dei debiti tributari maturati sulle plusvalenze conseguenti a operazioni di compravendita immobiliare». I pm hanno chiesto il rinvio a giudizio anche di 18 società, tutte riconducibili a Statuto, per la responsabilità amministrativa delle aziende in relazione ai reati commessi dai propri amministratori e dipendenti. L'inchiesta che coinvolge Statuto è partita tre anni fa. Le aziende coinvolte, di cui, scrive l'accusa nella richiesta di rinvio a giudizio, Statuto sarebbe stato il «reale dominus», hanno avuto accesso «a importanti transazioni immobiliari pur in carenza della iniziale provvista; realizzato operazioni con ingente plusvalenza; azzerato le imposte dovute dalle singole società». Per tale vicenda un anno e mezzo fa i pm avevano chiesto il sequestro preventivo di titoli, conti bancari e immobili riconducibili a Statuto, per un totale di quasi 125 milioni di euro - somma che, per gli investigatori, corrisponde al totale dei tributi evasi da aprile 2006 in poi dalle società coinvolte - ma il gip Orlando Villoni aveva detto no rilevando una serie di carenze nell'impianto accusatorio. Nonostante questo, la procura non ha cambiato idea. Nella richiesta di rinvio a giudizio a Statuto viene attribuito «il ruolo di promotore e organizzatore» dell'associazione a delinquere, «quale soggetto titolare delle provviste di denaro iniziali e, comunque, imprenditore di riferimento dell'intero gruppo societario omonimo, artefice della strategia imprenditoriale».