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D'Alema e Veltroni insieme per Gasbarra

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Unagiornata all'insegna della ritrovata unità, quella di ieri per Enrico Gasbarra, candidato alla segreteria del Lazio del Pd e sul quale sembra ormai convergere la maggior parte del quartier generale del partito. Gli incontri pubblici, prima con D'Alema poi con Veltroni, hanno fatto incassare non solo l'appoggio dei due "big" alla corsa di Gasbarra ma anche, di fatto, aprire la campagna elettorale che si concluderà con le primarie indette per il 12 febbraio. Una campagna, quella di Gasbarra che punta al momento alla politica regionale, non del partito ma della Polverini. «Il bilancio regionale non è fatto solo della irresponsabile assegnazione dei vitalizi agli assessori. È anche la fotografia della distanza di una classe dirigente dai cittadini che vivono la crisi - dice Gasbarra - il Pd deve parlare ai giovani e deve mettere al centro la crescita equilibrata della comunità, in cui il nemico è la povertà, non la ricchezza. Di fronte ad una crisi così ampia e profonda sia Alemanno che Polverini avevano il dovere di mettere in campo un piano straordinario per sostenere l'economia, per creare sviluppo e occupazione. In un momento come questo si deve agire sostenendo le fasce deboli, sostenere chi lavora e chi dà lavoro. La risposta della destra - ha aggiunto Gasbarra - è stata invece, la peggiore: tagli lineari, un bilancio regionale lontano dal quadro sociale ed economico della regione. Un'area che produce il 10% del Pil nazionale, ma che non riceve risorse adeguate per le infrastrutture». E ancora, «Roma e la regione hanno fatto passi indietro per responsabilità del centrodestra, e il Pd ha fatto un'ottima opposizione. Ora le nostre comunità sanno che esiste un'alternativa seria, responsabile e un progetto moderno, largo e condiviso. Il Pd deve essere unito, deve smetterla con la ricerca degli equilibri interni. Deve essere organizzato sui circoli, unito agli elettori con i quali ritrova la capacità, la forza di dialogare sui temi della vita, di ascoltare e consultare i cittadini - ha concluso Gasbarra - sulle questioni importanti per un grande progetto di comunità equilibrato». Per D'Alema «con Enrico si creano le condizioni per portare il partito alla vittoria». Stessa convinzione di Walter Vetroni: «Gasbarra è la persona giusta per guidare il partito in questa fase delicata. Così come Zingaretti per la riconquista di Roma». E già perché si pensa già alle prossime elezioni, comunali, nazionali e regionali. Non è da escludere che la candidatura di Gasbarra alla guida del partito regionale oggi non si trasformi nel 2015 in quella per la guida alla Regione Lazio.

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