Il caso
Questii reati per i quali l'ex direttore amministrativo dell'università La Sapienza, Carlo Musto D'Amore, è stato rinviato a giudizio nell'ambito dell'inchiesta sul rinnovo del contratto quinquennale con la Banca di Roma per l'affidamento del servizio cassa e di incasso delle tasse e dei contributi universitari. Il processo è stato disposto dal gup Simonetta D'Alessandro anche nei confronti due funzionari dell'istituto di credito: Giuseppe Cosentino, all'epoca responsabile dell'area territoriale Roma Centro e procuratore per la stipula, e Pasquale Santomassimo, già responsabile funzione istituzionale (per entrambi per il solo reato di abuso d'ufficio). Accolta così la richiesta del pm Maria Cordova. Secondo la ricostruzione fatta dalla Finanza, i fatti si sono svolti tra l'agosto e il dicembre 2005. Musto D'Amore, abusando delle sue funzioni e su istigazione degli altri due imputati, «intenzionalmente procurava all'istituto bancario un ingiusto vantaggio patrimoniale di rilevante entità - si legge nel capo d'imputazione - con corrispondente grave danno sia per l'università, privata della possibilità di offerte più vantaggiose derivanti da una gara pubblica, sia per gli altri istituti bancari interessati, in quanto in violazione» della norma «che vieta il rinnovo dei contratti della pubblica amministrazione di appalto per fornitura di beni e di servizi e proroghe dei contratti già scaduti o in scadenza per un tempo superiore a quello necessario all'espletamento di gara ad evidenza pubblica e comunque per un periodo superiore ai sei mesi dalla scadenza». Un primo contratto quinquennale tra la banca e l'ateneo era stato firmato nel 1999 e il rinnovo il 21 dicembre 2005, ossia dopo l'entrata in vigore della legge che impone alle pubbliche amministrazioni che i contratti di fornitura di beni e servizi vengano aggiudicati con gare d'appalto. Secondo l'accusa inoltre il manager avrebbe falsamente attestato che l'intesa sulle condizioni per il rinnovo del contratto era stata raggiunta nel novembre 2004, ossia prima dell'entrata in vigore di tale legge.