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Fisco, un commerciante su due non fa lo scontrino

Finanzieri controllano il corretto rilascio di ricevute e scontrini fiscali

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Irregolare quasi un commerciante su due. Dopo il blitz a Cortina d'Ampezzo ieri la Guardia di finanza ha setacciato i negozi di Roma. I militari hanno passato al vaglio le vie commerciali nelle zone Marconi, Eur, Ostia, Cola di Rienzo via della Conciliazione e il Centro storico. Normali controlli di cui però si parla con una certa enfasi perché fanno parte del Piano coordinato di controllo economico del territorio. E non sarà l'ultimo. Le verifiche hanno riguardato i furbetti che non rilasciano ricevute e scontrini fiscali. Su 405 esercizi controllati sono state riscontrate 190 violazioni a cui vanno ad aggiungersi altre 198 individuate nei primi tredici giorni dell'anno, a Roma e in provincia. Ultimamente, in tempo di crisi, i finanzieri hanno notato che va di moda rilasciare falsi scontrini, conteggi fatti con macchine calcolatrici dalle quali si strappa il conto non emesso però da registratori di cassa. Curiosa la scusa riferita a un finanziere, escogitata in tutta fretta da un commerciante di viale Marconi: «Il cliente è andato via di corsa, non ho fatto in tempo a dargli lo scontrino fiscale». I controlli della Finanza sono stati estesi agli abusivi e alla vendita di beni contraffatti: sequestrati quasi 500.000 pezzi, denunciate quindici persone (due italiani e tredici africani).   Tra le merci circa 113.000 orologi e 370.000 occhiali. Anche in questo caso, i risultati vanno ad aggiungersi a ulteriori 80.000 pezzi contraffatti e alla denuncia di 39 soggetti, già effettuati dalle Fiamme gialle dall'inizio del 2012 nella provincia. Fino a novembre 2011 la Finanza ha sequestrato quasi 13 milioni e 500 mila pezzi di merce contraffatta, falso «made in Italy»: dai capi di abbigliamento a quelli di pelletteria, con la denuncia di 1.637 persone, di cui nove arresti. Di rilievo è stato il sequestro - operato dalle Fiamme gialle del Nucleo polizia tributaria nei confronti di un sodalizio costituito da cinesi dedito all'importazione e alla commercializzazione di merce contraffatta - immobili, quote societarie e automezzi - per un valore di circa quattro milioni di euro, in applicazione della normativa antimafia estesa ai reati legati al "falso". La percentuale degli irregolari denunciati ieri non si discosta molto da quella registrata dalla Finanza lo scorso anno. I controlli sono stati 20 mila e 9.100 i sanzionati. La multa è di 516 euro, 140 se il commerciate "concilia" subito, cioè firma il verbale di contestazione. Npon rischia niente il cliente che non esibisce ricevuta o scontrino fiscale. Il militare non incassa il dovuto dal titolare. Sarà l'Agenzia delle Entrate a riscuotere l'importo. Le Fiamme gialle hanno avviato controlli a largo raggio in diverse città italiane. La caccia all'evasore, accompagnata da non poche polemiche, era partita da Cortina d'Ampezzo in occasione delle feste di Capodanno. A Roma, dopo l'operazione di ieri, gli uomini della Guardia di finanza annunciano per la prossima settimana altri controlli a tappeto anche in tutta la provincia. Su tutte le attività commerciali, senza distinzioni di categoria: un distinguo che i negozianti tendono a fare.

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