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Banda di camerieri clonava i bancomat dei clienti del ristorante

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Perquesto motivo il Nucleo speciale di polizia valutaria della Guardia di finanza ha arrestato ieri mattina 14 persone, tre italiani e 11 romeni, in esecuzione di un provvedimento di custodia cautelare emesso dal giudice per le indagini preliminari della capitale, Massimo Battistini. A chiedere le misure restrittive della libertà erano stati il procuratore aggiunto, Nello Rossi, e il sostituto, Stefano Rocco Fava. Associazione per delinquere transnazionale finalizzata al possesso, alla clonazione e alla spendita di carte di credito di provenienza illecita, falsità materiale commessa da privato, favoreggiamento reale, i reati ipotizzati. Otto persone, tra cui il capo dell'organizzazione, il 56enne romeno Cristian Ion, sono finite in carcere, mentre sei (tra cui i tre italiani) sono agli arresti domiciliari. Gli indagati sono in tutto 25. A seguito di alcune intercettazioni telefoniche (almeno 21 le utenze sotto controllo) e ambientali, gli investigatori sono riusciti a capire come si svolgeva l'attività criminosa della banda che contava, tra l'altro, sull'abilità di un cameriere del ristorante Squisito di via Lucullo (il cui gestore era ignaro di tutto) e di altri tre colleghi (sempre in locali del centro) abili nel clonare le carte di credito dei turisti, al momento di pagare il conto, con un apparecchio chiamato skimmer. Durante l'operazione, le Fiamme gialle hanno anche eseguito 14 perquisizioni domiciliari. Grazie all'utilizzo del piccolo apparecchio elettronico (si tratta di una replica in miniatura dei pos dotato di una memoria riscrivibile), i complici della banda, al momento di saldare il conto, riuscivano a carpire i dati sensibili delle carte dei clienti, prevalentemente turisti. A questo punto si procedeva alla clonazione delle carte al loro utilizzo presso i più rinomati esercizi commerciali di Roma e provincia. Ovviamente il tutto veniva addebitato agli ignari titolari di carte visa, mastercard, cartasì, american express. Le indagini sono state avviate a maggio del 2010 dopo che un ufficiale delle Fiamme gialle fu derubato del portafogli mentre era al centro ikea del quartiere Anagnina. F.D.C.

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