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Indignados a San Pietro, protesta e scontri

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Momenti di tensione in piazza San Pietro

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"Non violenza! Non violenza!". Urlando questo slogan, accompagnato dal suono di strumenti musicali, alcune decine di persone hanno presidiato Piazza San Pietro, mentre il premier Mario Monti era in udienza dal Papa. Tre persone, secondo quanto dichiarano gli stessi manifestanti su un loro riferimento internet (http://agoraroma.blogspot.com/) sono state fermate dalle forze dell'ordine. Prima la manifestazione, con tende e striscioni, poi la protesta è degenerata e sono avvenuti scontri con  le forze dell'ordine. Dopo i fermi il gruppo, che si ritrova intorno alla sigla "Occupy the vatican", ha improvvisato un'assemblea in piazza, dove qualcuno di loro aveva portato delle tende da campeggio, forse con l'intenzione di passarci la notte, nello stile delle "acampadas" spagnole (le occupazioni di piazze pubbliche promosse dal cosiddetto movimento degli indignados sui temi della crisi economica). L'assemblea viene trasmessa in streaming su diversi siti. La protesta degera: scontri e cariche Cariche di alleggerimento da parte delle forze dell'ordine sono state effettuate per cercare di disperdere gli indignados a piazza San Pietro. Le forze dell'ordine, in tenuta antisommossa, hanno portato via i manifestanti fuori dalla piazza e in quei momenti si sono susseguiti tafferugli con spintoni e calci. Molti dei manifestanti avevano le braccia alzate in segno di "resa" ed urlavano "non violenza". "Colpiti con i manganelli" "Siamo stati vittime di una gravissima violenza in piazza San Pietro dove stavamo portando solo un messaggio di pace". Dopo i tafferugli con le forze dell'ordine a parlare è Alice, una degli Indignados che oggi si erano accampati in piazza San Pietro. "Eravamo con le mani alzate e volevamo rimanere in piazza perch‚ là c'erano i nostri tre compagni fermati, per non lasciarli soli - dice Alice - La polizia per mandarci via ci ha prima spinto e poi colpito anche con i manganelli. Fortunatamente sono stati colpi non troppo forti, ma comunque un ragazzo ora ha l'occhio gonfio e un altro ha il naso rotto". "Per la prima volta poi - prosegue la ragazza - il Presepe è stato usato come una prigione, perché‚ i nostri amici fermati sono stati tenuti lì dentro per tanto tempo". Gli obiettivi del gruppo no profit e internazionale Occupy the Vatican è sia gruppo su Facebook che tema che presente su Twitter (Occupy-Vatican). Si definisce organizzazione no profit internazionale, tanto da comunicare in inglese e spagnolo, come i manifestanti presenti oggi in Piazza San Pietro. Tra gli obiettivi: battaglie contro la pedofilia, le frodi finanziarie che coinvolgano la banca del Vaticano, proteste contro la propaganda cattolica che vieta la contraccezione. "Riappriopriarci della piazza del popolo" "Siamo venuti a manifestare a San Pietro, per riappropriarci di una piazza che come tutte le altre deve essere del popolo. Il nostro è stato anche un gesto simbolico per sottolineare che l'istituzione-Vaticano ha tante ricchezze e non paga le tasse, non paga la crisi". A parlare a nome del gruppo di indignados accampati a piazza San Pietro è Giovanni, un giovane di 24 anni, tra i pochi a parlare italiano. In piazza sono seduti in circolo una trentina di persone, nella maggior parte spagnoli e francesi. Giovanni racconta il percorso che ha portato oggi gli indignados in piazza San Pietro: "Il 9 novembre è partita una marcia da Nizza, diretta ad Atene. Una delle tappe era Roma, dove siamo arrivati il 7 gennaio e ci siamo stabiliti in piazza San Giovanni. Qui - prosegue - abbiamo creato una Agorà, un'assemblea permanente aperta al popolo per discutere di svariati temi, dalla crisi economica alla democrazia sino alle forme di partecipazione. Oggi siamo arrivati in piazza San Pietro". "Il nostro voleva essere un gesto simbolico forte - gli fa eco un'altra giovane indignata - poi non so perché quel ragazzo si sia arrampicato sull'Albero di Natale, io personalmente non lo conoscevo". "Hanno imprigionato tre persone - dice durante l'assemblea un altro ragazzo riferendosi ai fermi - e ci hanno anche rubato una telecamera. Non andremo via da qui fino a quando i nostri compagni non saranno liberati". Nella piazza uno degli indignati è travestito da Papa, e dietro la tunica bianca ha disegnato un cuore con dentro scritto "cuore indignato".

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