Due detenuti evadono da Regina Coeli
Due detenuti, un romeno e un albanese, sono evasi stamani dal carcere romano di Regina Coeli. I due, dopo aver segato le sbarre, si sono calati dalla cella utilizzando una corda e un arpione rudimentale. La fuga sarebbe stata scoperta alle 8.30. Entrambi erano stati arrestati per rapina e si sarebbero conosciuti proprio nel carcere romano di Regina Coeli. FUGA DAL TERZO PIANO Il segretario generale dell'Osapp, Leo Beneduci, fa sapere che i due detenuti erano ristretti nelle seconda sezione dell'istituto probabilmente. "Dopo avere segato le sbarre della cella, mediante una corda ed un arpione rudimentali, si sono dapprima calati dal terzo al secondo piano e poi, agganciandosi al muro di cinta, sono scesi all'esterno dandosi alla fuga", si legge in un comunicato dell'Organizzazione sindacale autonoma polizia penitenziaria. LE TELECAMERE HANNO RIPRESO TUTTO È stato tutto immortalato dalle telecamere di sorveglianza del carcere romano di Regina Coeli. La fuga dei due detenuti è impressa nei nastri, già presi in visione dagli inquirenti e dai vertici del Dipartimento dell'Amministrazione Penitenziaria. I due malviventi, utilizzando le loro abilità acrobatiche affinate per mettere a segno i colpi nelle ville e nelle banche, hanno compiuto un salto di almeno 20 metri per arrivare fino al tetto del piano inferiore a quello della loro sezione. Dopo aver segato le sbarre della loro cella ed aver compiuto il salto si sono diretti verso un palo sul quale sono installate altre telecamere di sicurezza. Qui vi hanno legato delle lenzuola bagnate, per migliorare l'aderenza ed evitare bruciature, e si sono calati in strada. LA TESTIMONIANZA: HO VISTO LE LENZUOLA APPESE "Non mi sono accorta di nulla, sono stata svegliata questa mattina intorno alle 8.30dal frastuono degli agenti. Solo dopo ho saputo quello che era successo". Così una signora residente in via delle Mantellate, la strada che costeggia il carcere di Regina Coeli, utilizzata dai due detenuti per evadere, ha raccontato il brusco risveglio di questa mattina. Una ragazza francese, invece, dice di non essersi accorta di nulla e sgrana gli occhi quando qualcuno le dice che questa notte due malviventi sono riusciti a segare le sbarre della loro cella e a fuggire dal carcere grazie a dei lenzuoli legati insieme. Gli stessi visti questa mattina dal dipendente di un parcheggio coperto, al suo primo giorno di lavoro. "Ho visto queste lenzuola, forse stracci - ha detto - che penzolavano qui dal muro. Probabilmente erano stati legati al palo delle telecamere che avevano spostato per non farsi riprendere".