Negozio distrutto da un'esplosione Caccia a un uomo con abiti scuri
Il locale era stato aperto da due romani appena sei mesi fa
Gliaffari andavano a gonfie vele, tanto che era diventato per molti un punto di riferimento della zona. Probabilmente però, proprio il fatto che l'attività commerciale riuscisse a lavorare tanto bene, ha mandato su tutte le furie qualche «invidioso», tanto da far saltare in aria il negozio. È accaduto sabato notte, intorno alle 24,10, in via Grazia Deledda, nel quartiere Talenti. La forte esplosione si è verificata in un negozio di alimentari. È stata talmente violenta che l'onda d'urto ha distrutto due saracinesche che, dopo un volo di una decina di metri, hanno danneggiato anche due automobili che erano parcheggiate a poca distanza dall'ingresso del negozio. Sul posto sono giunti subito i carabinieri e i vigili del fuoco, che hanno dovuto lavorare per un paio d'ore prima di riuscire a spegnere le fiamme nel locale, che è andato completamente distrutto. Nessuno fortunatamente è rimasto ferito, sia perché a quell'ora l'attività è chiusa sia perché in quel momento non passava nessuno, né a piedi né in macchina. Gli investigatori della Compagnia di Montesacro non escludono nessuna pista per individuare la causa dell'esplosione. Ma quella che sarebbe più battuta dai carabinieri sarebbe quella del dolo. Tanto che alcuni testimoni avrebbero riferito di aver notato un uomo scappare poco prima del boato che ha svegliato i cittadini che abitano in quel tratto di strada. Del locale, che è gestito da due romani, non è dunque rimasto praticamente nulla: alimenti, bevande e arredamento sono stati trasformati in cenere. A ricostruire l'identikit della persona fuggita sono stati tre testimoni. Hanno riferito di aver visto un giovane, vestito con abiti scuri, scavalcare il cancello che recintava il locale e scappare verso via Nomentana. «Il negozio, che si trova all'angolo tra via Gaspara Stampa e via Grazia Deledda, è vicino a un ufficio postale. Ha due vetrine al pianoterra, in una palazzina di due piani. Ha aperto circa sei mesi fa - ha raccontato una testimone - vendeva salumi, vino e nei tavolini all'esterno serviva anche degli aperitivi. Gli affari andavano bene». Secondo la testimone, «verso mezzanotte e 10 prima si è sentito un fragoroso boato e poi ho visto quel ragazzo, forse uno straniero, scavalcare e fuggire. E subito dopo si sono alzate fiamme di circa 7-8 metri che sono arrivate fino al tetto della palazzina. Sono arrivati i vigili del fuoco e i carabinieri. La strada è stata subito chiusa al traffico». Gli investigatori, comunque, tendono a escludere che, qualora fosse accertato l'atto doloso, il locale sia stato usato per raggiungere le poste per compiere una rapina.