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«Di notte in servizio solo venti agenti»

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Potevanouscire anche dal portone principale. Di notte ci sono solo venti agenti, sicuramente due per piano, a volte tre. Le telecamere esistono ma non c'è una sala regia con monitor collegati sui quali vedere le immagini. Mancano mezzi e personale». A parlare è il segretario provinciale del Sappe, Giovanni Passaro. «Questa è Regina Coeli». I numeri: «Abbiamo 400 operatori - dice Passero - per 1.100 detenuti». Ma è un coro di critiche. Eugenio Sarno, segretario generale della Uil-Penitenziari: «Da anni - ricorda - abbiamo denunciato invano come la desertificazione degli organici della polizia penitenziaria contribuisse a creare un vulnus alla sicurezza sociale. Ed i quattro detenuti evasi dalle carceri nel giro di pochi giorni sono molto più che un campanello di allarme. Ora vogliamo credere che non si facciano "volare gli stracci" e che si addossino responsabilità esclusivamente all'anello debole della catena, ovvero agli agenti di sorveglianza. Nel corso degli anni - continua il sindacalista - i vari governi si sono limitati a prendere atto delle varie segnalazioni allarmanti e allarmate ma senza incidere significativamente sulle criticità, tra cui le carenze d'organico occupano posto di rilievo. Ora il ministro della Giustizia Severino ben comprenderà le nostre sollecitazioni e le nostre preoccupazioni. Occorre far presto per trovare soluzioni al dramma e all'emergenza». Pompeo Mannone, segretario Cisl Fns: «Non passa ormai giorno che negli Istituti accadano eventi critici importanti: dalle ripetute aggressioni in danno del Personale Penitenziario a clamorose evasioni. Stanotte è toccato al carcere romano di Regina Coeli dove, in stile cinematografico anni '70, 2 detenuti sono evasi. Le indagini di rito - già avviate - serviranno solo a far emergere nuovamente le carenze strutturali del sistema che ormai, causa gravissime carenze delle dotazioni organiche di personale di polizia penitenziaria, oltre che di problemi dovuti al sovraffollamento detenuti e di eventuali mancati funzionamenti di sistemi elettronici di sorveglianza, non vedono poter garantire adeguatamente quanto il carcere dovrebbe invece assicurare ai cittadini... la sicurezza!». Rincara la dose anche il garante dei detenuti del Lazio Angiolo Marroni: «C'è un carenza enorme di agenti di polizia penitenziaria non soltanto a Regina Coeli, ma in tutte le carceri del Lazio».Fab. Dic.

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