«Dal '94 manca la vigilanza all'esterno»
Èdagli anni '94-95 che in tutte le carceri fu tolta la vigilanza esterna». A parlare è Mauro Mariani il direttore del carcere romano, da cui sono evasi stamani due stranieri. «I due stranieri - ha spiegato - erano detenuti nella seconda sezione. Erano a Regina Coeli da circa un anno. Sono riusciti a calarsi con una corda formata da lenzuola e un arpione rudimentale costruito con un bastone, il manico di una scopa». Non è la prima volta che alcuni detenuti fuggono da un carcere romano. Accadde nel dicembre '98 a Rebbibbia. Fuggirono Rocco Gallo, Fabrizio Ciappetta e Marco De Angelis. Dalla stessa casa circodariale clamorosa fu l'evasione di André Bellaichè nel novembre '86: due complici armati rubarono un elicottero ambulanza dall' ospedale S. Camillo costringendo il pilota a guidarli sul carcere per poi calarsi al suo interno durante l'ora d' aria. Bellaichè, che era stato condannato a morte in Francia per una rapina, fu poi assolto perché il reato di evasione cadde in prescrizione. Un'altra vicenda che riempì per giorni le pagine di cronaca dei quotidiani, avvenne nel 1991, quando un giovane malato di Aids, Massimo Fornari, di 28 anni, romano, salì con a quattro compagni malati sul tetto dell'infermeria del carcere di Rebibbia. Tentò di evadere dal carcere militare del Celio, nel 1976, l'ex colonnello delle SS Herbert Kappler, condannato all'ergastolo nel 1948 dal tribunale militare di Roma per la strage delle Fosse Ardeatine. Cercò di fuggire dal Celio dove era stato trasferito dal carcere militare di Gaeta per un tumore all'intestino. Il giorno di Ferragosto Kappler riuscì ad allontanarsi dalla struttura militare, si disse, nascosto in una valigia nel bagagliaio di una Fiat 132.