Taxi in rivolta Paralisi nella Capitale
La protesta dei tassisti contro le liberalizzazioni allo studio del governo Monti blocca da Roma a Milano, da Palermo a Napoli le grandi città. E l'Autorità di garanzia sugli scioperi per fronteggiare la situazione ha scritto ai prefetti chiedendo di valutare la precettazione dei taxi. "In relazione all'astensione collettiva dal servizio taxi attualmente in corso in alcune citta' italiane - si legge - con conseguente grave pregiudizio al diritto, costituzionalmente garantito agli utenti, di mobilità e di libertà di circolazione, il presidente della Autorità di garanzia sugli scioperi, Roberto Alesse, ha scritto alle autorità competenti per avere informazioni in merito". "L'Autorità di garanzia ha, altresì, invitato i prefetti interessati a valutare se sussistano le condizioni per l'attivazione del potere di precettazione, ai sensi dell'art. 8 della legge 146 del 1990, e successive modificazioni". L'Authority pensa a precettazione "Un comportamento masochista che danneggia unicamente i tassisti". Così il Codacons definisce le proteste messe in atto in queste ore dalle auto bianche in molte città italiane, invitando "i conducenti di taxi a revocare immediatamente i blocchi in tutte le città e a riprendere servizio, e a studiare forme di agitazione che rientrino nella legalità e che non danneggino i cittadini". Per il presidente della Unica Filt-Cgil Giovanni Maggiolo che conferma l'assenza di coordinamento sindacale nell'astensione dal lavoro tuttora in corso. "I tassisti sono spaventati - ha spiegato - e da parte delle sigle è difficile riportare l'ordine. Si sta giocando con la tensione. Il Governo si prenda la responsabilità di questo aumento di tensione". Cgil-Cisl-Uil chiedono un confronto con il governo Da segnalare l'azione diplomatica del Campidoglio che sta mettendo in campo per promuovere un incontro tra i tassisti della Capitale e il Governo, in particolare dopo il blocco delle corse taxi a Fiumicino. Per l'assessore capitolino alla mobilità, Antonello Aurigemma: "I tassisti chiedono un incontro con il Governo e noi ci stiamo muovendo affinché qualche esponente dell'esecutivo li riceva". La vicenda dei taxi dimostra che "quando non c'è confronto si istiga la rivolta". Lo ha detto Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, al termine del colloqui con Camusso e Angletti. "Chi ha ragioni forti non deve avere paura di discutere" ha aggiunto. Presidio a oltranza a Napoli Resteranno in piazza a Napoli fino a quando il governo non ascolterà le loro ragioni. È questa la risposta alle notizie di eventuali precettazioni, dei tassisti partenopei da due giorni in assemblea permanente in piazza del Plebiscito. "Il blocco continuerà - dice uno dei tassisti - fino a quando Monti non sentirà le nostre ragioni". Il servizio dei taxi è praticamente fermo da più di 48 ore con notevoli disagi allo sbarco aeroportuale, alla stazione ferroviaria ed agli imbarchi per le isole unica deroga le corse offerte gratuitamente a disabili, anziani e da persone dirette agli ospedali cittadini per i quali i tassisti si sono organizzati in turni.