Damiana Verucci L'ordinanza di Alemanno è scaduta e i blitz del minisindaco del I Municipio Orlando Corsetti contro stufe e tendaggi esterni possono ricominciare in qualsiasi momento.
Rischianotutti la chiusura da uno a tre giorni e la revoca definitiva dell'occupazione di suolo pubblico, anche se hanno tavolini e sedie regolari e solo gli arredi difformi. «Invito gli esercenti a non credere al sindaco Alemanno - dice Corsetti - l'ordinanza è scaduta e non è stata prorogata. Se fino a oggi non abbiamo applicato alla lettera la delibera 75 che prevede, in caso della sola difformità degli arredi esterni, direttamente la chiusura del locale e la revoca della osp, non è detto che non possiamo farlo da oggi». Un avvertimento che suona come una "minaccia" e soprattutto una dichiarazione di guerra contro l'Amministrazione , «colpevole - a detta di Corsetti - di non aver accolto le richieste del I municipio (motivo di dimissioni di Corsetti, poi ritirate) e di non aver appoggiato pubblicamente la sua azione per la legalità. I primi a rischiare sono i locali di piazza della Rotonda al Pantheon, di piazza Navona e di Campo de' Fiori, poi a cascata tutti quelli che hanno fino a oggi tenuto accanto ai tavolini e alle sedie anche le stufe, e chiuso gli spazi autorizzati con i "classici" tendoni di plastica. Fino a oggi i blitz si sono svolti il martedì e il giovedì e hanno preso di mira chi aveva un'occupazione totalmente o parzialmente abusiva «e gli arredi legati al titolo per occupare il suolo pubblico», spiega Corsetti. Già da questa mattina potrebbe non essere più così e si potrebbe andare a colpire anche chi ha soltanto gli arredi difformi alla Osp. Preoccupato dal fatto che gli ultimi tentativi di rimuovere le osp abusive sono andati falliti, probabilmente per la fuga di notizie che ha spinto gli esercenti a ripristinare la situazione di legalità, il presidente del I Municipio ha deciso di scegliere dall'oggi al domani da chi andare e quando, e di tenerselo per sé. «In questo modo - dice - tutti i giorni sono utili per rimuovere. Per questo invito ancora una volta gli esercenti a mettersi in regola». Gli esercizi pubblici non resteranno a guardare. Prima dell'ordinanza di Alemanno hanno messo in scena serrate e proteste arrivando a minacciare licenziamenti per i dipendenti, stanchi di vedersi elevare verbali e rimuovere gli arredi esterni sotto le feste di Natale. Poi l'ordinanza, che però è scaduta il 9. «In questi giorni abbiamo lavorato tranquillamente e non abbiamo visto vigili aggirarsi per i nostri locali - racconta Marianna Di Rienzo dell'omonimo ristorante al Pantheon - Penso che l'intervento del sindaco possa farci stare tranquilli». Corsetti non la pensa così.