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Fioretti alla Destra Il Pdl adesso traballa

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Francesco Storace (Foto Gmt)

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Sei consiglieri. Meglio, 5+1. Sarà questa d'ora in poi la differenza tra l'essere maggioranza o opposizione in Consiglio comunale. L'annuncio che verrà dato oggi del passaggio di un consigliere capitolino dal Pdl a La Destra è destinato a cambiare i numeri in Aula Giulio Cesare. A lasciare la maglia del Pdl, Pierluigi Fioretti, da tempo in dissenso con la linea del partito. Poco prima della fine dell'anno, ricordiamo, un altro "big" di Palazzo Senatorio, Pasquale De Luca, ha lasciato la maglia del Pdl per quella dell'Udc. «Domani (oggi ndr) presenteremo, con il segretario nazionale Francesco Storace, il nuovo consigliere di Roma Capitale che ha scelto di aderire a La Destra - annuncia il capogruppo e commissario della Federazione romana del partito, Dario Rossin - il gruppo in Campidoglio si amplia e dimostra come La Destra rappresenti per molti un punto di approdo in cui ritrovare lo spirito e gli ideali della vera destra sociale. Importanti, in questo contesto sono le adesioni dei consiglieri nei Municipi, aumentate di numero e destinate ancora a crescere».   Un destino curioso quello dei consiglieri, all'epoca di An, Rossin e Fioretti, "nemici" elettorali nel 2006, quando per una manciata di voti entrambi si sfidarono a suon di ricorsi. Prima vinti da Fioretti e poi da Rossin, che restò consigliere in carica. Conferma evidente che in politica tutto è possibile. Così come da tempo si registra un malessere crescente nei confronti del Pdl e del Pd, soprattutto nei municipi. Ma se la partita nei "parlamentini" deve ancora entrare nel vivo, i primi a fare i conti con i nuovi numeri saranno proprio i consiglieri comunali. A partire dal capogruppo Pdl, Luca Gramazio. Un compito sempre più arduo il suo, considerato che da tempo ormai l'Assemblea capitolina è "costretta" a votare in seconda convocazione per arginare la mancanza del numero legale. Un "lusso" che sarà sempre più difficile permettersi. Il Pdl, infatti, con l'uscita di Fioretti scende a numero 32. Può contare, come appoggio esterno, soltanto sul consigliere della Lista civica Alemanno, Antonino Torre. L'opposizione, invece, ingrossa le fila e raggiunge quota 27. Al fianco dei 14 eletti nel Pd si affiancano i tre monogruppi di della Lista civica Rutelli, Roma in Action e il Gruppo misto-Sel; i due consiglieri dell'Api. A crescere però sono l'Udc, partita con un solo consigliere, azzerata dall'uscita di Gasperini e che oggi a tre anni e mezzo dal voto conta ben 5 consiglieri e, appunto La Destra che da uno è arrivata a tre.

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