«Statue parlanti» tappezzate con le foto di Emanuela Orlandi
Sullecelebri sculture - antichi resti di epoca romana, che nei secoli il popolo della Città Eterna ha utilizzato per far sentire la propria voce e lanciare critiche spesso feroci ai potenti - sono stati affissi ieri volantini e foto di Emanuela che chiedono verità sulla vicenda della cittadina vaticana scomparsa nel giugno 1983. L'iniziativa, a cui ha partecipato anche Pietro, il fratello di Emanuela, è nata su spinta di un gruppo Facebook, attualmente con 4.600 iscritti, che sostiene la petizione lanciata nei mesi scorsi da Pietro stesso perché sul caso Orlandi non cali il silenzio. Una petizione che chiede alle autorità, nazionali e vaticane, di fare tutto il possibile e di cooperare per dare risposte a quello che è rimasto uno dei misteri italiani. Proprio questa petizione, a cui hanno aderito via mail decine di migliaia di persone, ha messo in moto altre azioni, tra cui quella di ieri mattina, che ha visto un gruppo di persone andare ad affiggere alle «statue parlanti» volantini e foto. A partire dal Babuino, nella via omonima, passando per il Facchino in via Lata, Madama Lucrezia in piazza San Marco, l'Abate Luigi a Sant'Andrea della Valle, e Pasquino.