Falso centurione romeno tenta l'estorsione al turista
Neanche l'impietrito guerriero dace, suo antico connazionale, che lo guardava dall'alto dell'Arco di Costantino, lo ha dissuaso. E non era la prima volta che il falso centurione, proveniente da un Paese conquistato dai romani e che corrisponde più o meno alle attuali Romania e Moldavia, tentava un'estorsione. Questa, però, gli è andata male. Invece di intascare i soldi pretesi dal turista di turno, l'uomo è finito in manette a meditare sulla sua illecita avidità. È accaduto l'altro pomeriggio in via dei Fori Imperiali. Dopo essersi fatto fotografare da un visitatore straniero in visita al Colosseo con una comitiva, il trentottenne romeno ha preteso dieci euro per i «diritti d'immagine», rifiutando sdegnosamente la mancia di un euro e cinquanta che gli aveva consegnato il coetaneo di origine turva ma residente in Germania che era venuto a Roma con la moglie. Non solo. L'antico romano posticcio lo ha minacciato pesanetmente, cercando di impadronirsi anche della macchina fotografica per eliminare dalla scheda elettronica gli scatti che lo ritraevano. I carabinieri del Comando di piazza Venezia, che stavano pattugliando l'area nell'ambito del piano straordinario di controlli disposto dal comando provinciale per le festività natalizie, hanno notato la scena e sono immediatamente entrati in azione. Il romeno è stato bloccato e, dopo la denuncia della vittima, arrrestato per il reato di tentata estorsione. Da successivi controlli, è emerso che l'uomo di trovava nella Capitale malgrado fosse stato raggiunto da un decreto d'allontanamento dal nostro territorio nazionale fino al 2015. Come dicevamo, non è la prima volta che i finti centurioni fanno parlare (male) di loro. A parte gli episodi-fotocopia di quello dell'altro giorno, nel recente passato la zona circostante l'Anfiteatro Flavio è stata teatro di risse per accaparrarsi i turisti e furti con destrezza, ed è ormai quotidiana terra di conquista per le guide abusive. L'8 aprile 2010 due senegalesi e quattro italiani si azzuffarono per una questione di turni fra procacciatori di turisti. Un romano venne ferito alla gola con un taglierino e al San Giovanni lo giudicarono guaribile con un mese di cure. Giovedì 11 agosto 2011 la rissa venne evitata per miracolo. Il diverbio era nato per una questione inerente presunti delatori che avrebbero denunciato gli abusivi. Un fenomeno che spinse il sovrintendente di Roma Capitale Umberto Broccoli ad adottare nuove misure di sicurezza e il senatore del Pdl Mauro Cutrufo, ex vicesindaco di Roma, a rilanciare l'idea di una proposta di legge che vieti l'attività di false guide e finti antichi romani prevedendo «aggravanti per chi perseguita i turisti». L'intervento dei carabinieri al Colosseo ha suscitato soddisfazione e preoccupazione. «Un plauso per i Carabinieri che hanno arrestato un falso centurione», è arrivato dal delegato al Turismo del sindaco Alemanno, Antonio Gazzellone. «Roma è una città che accoglie ogni anno milioni di turisti e la loro sicurezza è una delle nostre priorità - ha detto Gazzellone - La legge anti-stalking al turista alla quale sta lavorando il senatore Cutrufo, ad esempio, punta ad introdurre elementi legislativi che supportino e facilitino il compito delle forze dell'ordine. Introdurre all'interno del codice penale il turista come fattispecie debole insieme con altri soggetti già individuati, come proposto da Cutrufo, può costituire un ausilio importante. I centurioni al Colosseo rilasciano un'immagine tendenzialmente fasulla che nulla aggiunge al fascino della ricchezza archeologica monumentale della città e, come in questo caso, possono costituire un fastidio e un pericolo per i nostri visitatori. Per questo - ha concluso Gazzellone - noi abbiamo il dovere di individuare ogni tipologia di azione per intervenire perchè i nostri amici turisti si sentano sempre più sicuri». Preoccupato per l'immagine della città eterna e le ripercussioni sul turismo, invece, il vicepresidente dell'Assemblea Capitolina: «Non è la prima volta che i cosiddetti centurioni romani fanno parlare di sé per risse e minacce. Già in passato sono saliti agli onori della cronaca per aver minacciato alcuni turisti che si erano rifiutati di pagare per un loro posa fotografica. Nell'agosto scorso aggredirono addirittura alcuni vigili urbani in un'operazione di contrasto all'odioso fenomeno ha dichiarato Samuele Piccolo - Ieri è stata la volta di un turista turco che non aveva accettato di pagare un falso centurione con precedenti penali. Non è possibile che l'immagine di Roma nel mondo, in un momento di incremento turistico importante, venga offuscata da certi personaggi».