«Con i poveri aumentano furti e rapine»
Sonodieci anni che invece la politica fa sempre le stesse cose, ogni volta sentiamo dire che vengono spostati 400 agenti dove succedono gli eventi oppure mandati i militari, salvo poi ridirlo all'omicidio successivo: ora ci sarà qualche spettacolare perquisizione ed arresto ma, passata la buriana, tutto tornerà come prima». Così Alessandro Marchetti, segretario generale aggiunto del Sulpm. «Sbagliato poi credere che il problema criminalità sia solo di Roma - continua - il fenomeno va visto in tutta Italia e per questo va affrontato in maniera complessiva, non dimentichiamoci che tre giorni fa è stato ucciso a bastonate un custode di una tipografia a Prato, l'altro ieri in Brianza sono stati trucidati due anziani nella loro casa, ieri a Giugliano un uomo di 31 anni è stato freddato davanti ad una pizzeria e sempre ieri un elettricista è stato ucciso con un arma da fuoco nella sua abitazione a Modena. Va poi aggiunto poi - continua - che con la recessione aumenteranno, come sempre nella storia, i reati predatori e se non si fanno le riforme e gli investimenti nella sicurezza sarà difficile voltare pagina». L'insicurezza è tangibile. «Da quando è successo questo fatto terribile - dice portando il suo bambino con il passeggino Luisa, originaria di Bucarest, una delle mamme arrivate ieri o pomeriggio in via Giovanoli sotto casa della famiglia distrutta dal duplice omicidio - mi sento in pericolo perchè anche io ho un figlio di un anno. Abito vicino via della Marranella, non lontano da qui, credo che questo quartiere non sia sicuro. Già qualche mese fa, dalla finestra di casa mia avevo sentito una donna cinese urlare dopo uno scippo, ed era solo mezzogiorno. Spero che qualcosa cambi». Il quartiere è ancora sotto choc. In via Giovannoli, davanti al portone, si sono accumulati tantissimi mazzi di fiori, lumini e bigliettini. Tanti abitanti del quartiere, soprattutto stranieri, sostano davanti alla casa delle vittime rivolgendo una preghiera per loro.