Via i Cda delle municipalizzate Risparmi per oltre 4 milioni
Èil costo dei vertici delle società controllate al 100% da Roma Capitale. Soldi che il Campidoglio spende per i presidenti, amministratori delegati e consiglieri di amministrazione di 9 aziende. Soldi che potrebbero subire un taglio se l'Assemblea capitolina approvasse la proposta di deliberazione del consigliere Pdl, Giordano Tredicine, dal titolo: «Abolizione dei Consigli di amministrazione nelle società in house di Roma Capitale e affidamento della gestione di dette società a un Amministratore unico». Le società chiamate in causa sono Ama, Atac, Roma Servizi per la Mobilità, Roma Patrimonio (in liquidazione), Risorse per Roma, Aequa Roma, Roma Metropolitane, Servizi Azionista Roma e Zetema Progetto Cultura. Certo, non basterebbe solo questo provvedimento a risolvere tutti i problemi di bilancio del Campidoglio (nelle stesse municipalizzate, per esempio, i dirigenti prendono stipendi da supermanager), ma l'intento di Tredicine e dare un segnale di cambiamento. Nella proposta di delibera il consigliere Pdl, che è anche presidente della Commissione Politiche sociali, propone di effettuare la nomina dell'Amministratore unico alla scadenza del mandato di ogni singolo Cda. «In ogni caso - si legge - il compenso lordo annuale onnicomprensivo attribuito all'Amministratore Unico, non potrà essere superiore al 50% dell'indennità spettante al sindaco di Roma Capitale». Il Campidoglio, infine, potrebbe però applicare questa legge solo alle società partecipate al 100 per cento, sono escluse tutte le altre. «In questi mesi - dice Tredicine - non facciamo altro che chiedere agli italiani di fare sacrifici, ma siamo noi a dover dare l'esempio per primi. Per questo propongo l'eliminazione dei Cda. Il risparmio potrebbe essere utilizzato per l'acquisto di alloggi popolari da destinare a persone anziane a basso reddito o a nuclei familiari con persone disabili. Con la somma di denaro risparmiata è possibile mettere a disposizione 40 o 50 appartamenti nuovi ogni anno», spiega il consigliere Pdl che si dice invece contrario alla proposta, fatta nei giorni scorsi dal governo tecnico di Monti, di abolizione dell'indennità dei consiglieri municipali.