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Sta meglio la bimba ferita dai botti

Soccorritori al lavoro in via Gigliotti a Roma

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La buona notizia è che la bambina ferita a San Basilio sta meglio. L'intervento di ricostruzione dell'arteria omerale è riuscito, non perderà l'uso del braccio e si spera non ci siano complicazioni di tipo infettivo. La cattiva notizia è che la Capitale è ancora disseminata di piccole mine anti-uomo, pronte a scoppiare nelle mani degli incauti che le raccolgono e tentano di accenderle. La pioggia, infatti, non le ha disinnescate. E, a questo proposito, dal Campidoglio arriva un accorato appello ai romani: non raccogliete i petardi inesplosi ma a chiamare invece la polizia, lasciando agli esperti il compito di occuparsene. A rendere note le condizioni della piccola ferita è stata il vicesindaco Sveva Belviso, che ieri si è recata al Bambino Gesù, dove è ricoverata. «La bimba di quattro anni è fuori pericolo di vita e non perderà l'uso del braccio. È in coma farmacologico, ci hanno spiegato che è importante che stia ferma il più possibile dopo l'intervento di otto ore subito ieri da parte di un equipe pluri-specializzata che per ricostruire l'arteria omerale recisa hanno dovuto utilizzare una parte della vena safena», ha riferito il vicesindaco. La prognosi, comunque, è ancora riservata. Belviso ha aggiunto che «dopo un'indagine complessiva, i medici sono ottimisti: non ci sono fratture profonde e sembra che la bimba non sia stata investita dal fuoco ma piuttosto da una intensa ondata di calore. Le escoriazioni sul viso sono superficiali e non lasceranno segni ed è stata fatta anche un Tac, che non ha riscontrato criticità importanti». Ma il vicesindaco avverte: «Non si può cantare vittoria, perchè il rischio di infezioni è sempre presente. In ogni caso rispetto a quanto si pensava all'inizio quando la bimba è arrivato tutti sono molto ottimisti».   Belviso ha anche incontrato la mamma della piccola: «Ha accettato di parlare con me serenamente. Era commossa ed è stata molto disponibile, è una mamma che ha paura per la propria piccola». La vice di Alemanno si è rivolta anche ai cittadini. «Vorrei lanciare un appello ai cittadini di Roma - ha detto - Se dovessero trovare petardi inesplosi nel loro giardino o per strada, invito a non toccarli ma a chiamare il 113, perché devono essere gli artificieri a rimuoverli. Evitiamo qualche altra brutta notizia nei primi giorni dell'anno, in tal senso invitiamo i cittadini alla responsabilità. «Molti dei feriti - ha concluso - sono stati causati proprio dall'aver raccolto botti inesplosi, molti dei quali sono illegali, ed è per questo che la prima volta non esplodono. Probabilmente la pioggia ha dato una mano in tal senso, ma non è sicuro: il Questore mi ha confermato che non c'è certezza che la pioggia abbia disinnescato una qualunque capacità esplosiva». Sveva Belviso ha anche fatto visita agli agenti della Squadra artificieri antisabotaggio di San Vitale. Il questore Francesco Tagliente l'ha accolta assieme ad alcuni funzionari e ha illustrato l'attività svolta dalla Squadra. «Roma Capitale è orgogliosa di voi - ha detto Belviso agli agenti, ai quali ha donato una medaglia - Siete quotidianamente in contatto con ordigni e rischiate moltissimo. È un settore in cui serve competenza, coraggio e intelligenza. Grazie per quello che fate per garantire la sicurezza».

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