Palazzo Chigi conferma l'emergenza nella Capitale
Acertificarlo è il governo. Un decreto del presidente del Consiglio dei Ministri pubblicato ieri in Gazzetta ufficiale conferma infatti lo stato di emergenza ambientale nel territorio della provincia di Roma in relazione all'imminente chiusura della discarica di Malagrotta e alla conseguente necessità di realizzare un sito alternativo per lo smaltimento dei rifiuti. Lo stato di emergenza viene così confermato fino al 17 gennaio 2012, giorno in cui è attesa la decisione della camera del Consiglio di Stato, dopo che lo stesso Consiglio il 27 dicembre ha sospeso il decreto che indicava come fine dello stato di emergenza il 31 dicembre 2012. La sospensione avrebbe infatti impedito di conferire i rifiuti nel sito di Malagrotta. Tra le motivazioni, il rischio della «compromissione del regolare mantenimento dell'ordine pubblico»; «la grave situazione» nella gestione dei rifiuti per i Comuni di Roma, Fiumicino, Ciampino e nello Stato della Città del Vaticano, a causa «del prossimo esaurimento delle volumetrie residue della discarica di Malagrotta»; la messa in mora da parte dell'Ue per la non conformità del sito. Una notizia che nella sostanza non è una notizia, ma che conferma come sia necessario stringere i tempi su tre questioni: realizzazione delle due discariche provvisorie indispensabili per il posto-Malagrotta; chiusura senza ulteriori proroghe della maxidiscarica capitolina; approvazione alla Pisana del Piano rifiuti. Una questione sulla quale il dibattito politico non va in vacanza neppure a Capodanno. «Con l'inoppugnabile conferma da parte del Governo, la certificazione dello stato di emergenza rifiuti a Roma è completa. Un rischio che denunciamo ormai da anni e che dobbiamo all'immobilismo e ai veti incrociati di Comune e Regione», tuona il capogruppo dell'IdV in Consiglio regionale Vincenzo Maruccio, che aggiunge: «Intanto si proroga Malagrotta. I siti alternativi, non idonei, non sono pronti, e la raccolta differenziata è al palo. Il Consiglio Regionale si appresta ad approvare un Piano rifiuti vuoto e le strade della Capitale rischiano di ripetere la scena già vista a Napoli: è questo il 2012 che ci regalerà il centrodestra». Il capogruppo del Pd in Campidoglio Umberto Marroni dal canto suo chiede subito un Consiglio comunale straordinario: «L'emergenza e il caos rifiuti sono diretta responsabilità di Alemanno e Polverini che in assenza di decisioni perpetrano il gioco dello scarica barile. Scomoda è la posizione del Commissario che sta cercando di mettere una toppa a una gestione irresponsabile». Daniele Di Mario