Corsetti snobba Alemanno e prepara le multe ai ristoratori
Convintodi essere nel giusto, nonostante l'ordinanza del sindaco che blocca fino al 9 gennaio la rimozione degli arredi esterni non conformi all'autorizzazione di occupazione di suolo pubblico concessa, Corsetti manderà i vigili urbani a multare gli esercenti che hanno rimesso stufe e tendoni fuori dai loro locali. Aveva dichiarato che lo avrebbe fatto ieri, subito dopo Natale, ha deciso invece di prendersi un altro giorno di tempo «per studiare attentamente l'ordinanza che ho avuto modo di vedere soltanto oggi (ieri ndr)». Domani mattina andrà personalmente a verificare insieme ai vigili la situazione a piazza della Rotonda e se «riscontreremo delle irregolarità, gli esercenti saranno multati e rischieranno anche da uno a tre giorni di chiusura del locale». Se reiterano, addirittura il ritiro della licenza. Ma non basta. Nonostante la settimana di feste, continueranno in questi giorni le rimozioni di tavolini e sedie, fa sapere Corsetti, perché «l'ordinanza parla chiaro. Dice espressamente che fino al 9 gennaio non si possono rimuovere gli arredi esterni e tavoli e sedie non possono essere considerati tali visto che sono parte integrante della licenza di occupazione di suolo pubblico». Dunque l'ordinanza non servirà a far stare tranquilli gli esercenti che si sono rivolti direttamente al sindaco per fermare le rimozioni avviate le scorse settimane dal I Municipio. Alemanno ha ascoltato le loro ragioni e deciso che se ne poteva quantomeno discutere ribadendo anche ieri che «entro il 9 gennaio si cercherà una soluzione al tavolo aperto» e augurando «una collaborazione da parte di Corsetti». Quindi ha firmato l'ordinanza, la numero 302 del 27 dicembre, con la quale prende atto di una serie di circostanze: «il momento di difficoltà economica degli esercenti, le 100 lettere di licenziamento del personale che erano pronte a partire, le proteste della categoria e il rischio di disordini sotto le feste di Natale», e dispone «il differimento al 9 gennaio 2012 dell'esecuzione d'ufficio dei provvedimenti sanzionatori adottati dal Municipio I, per occupazioni di suolo pubblico con arredi difformi rispetto al provvedimenti di concessione». Il richiamo esplicito ai soli arredi, tuttavia, dà modo a Corsetti di andare avanti anche in questi giorni con la rimozione di tavolini e sedie, a suo dire «consentite». Sempre che avrà la disponibilità di uomini e mezzi perché è certo che così facendo la spaccatura con il Comune rischia di essere insanabile. Intanto potrà sempre far multare chi continua ad avere fuori le stufe e i tendoni di plastica. «Non deve passare il concetto che gli esercenti possono fare ciò che vogliono. Le regole valgono per tutti e devono essere rispettate». Gli esercenti di piazza della Rotonda, Campo de' Fiori e Piazza Navona, intanto, hanno rimesso tutti le stufe fuori convinti che fosse stata in qualche modo dichiarata una tregua . «Senza l'incubo che passi il vigile mentre sei in piena attività magari nell'ora di punta - spiega Marianna Di Rienzo, titolare del ristorante al Pantheon - abbiamo lavorato tutti più serenamente e bene questi due giorni di feste». Ora il balletto delle stufe ricomincerà, sul tavolo di Corsetti ci sono almeno un altro centinaio di funghi «caloriferi» pronti a saltare nelle tre piazze dove, per parere della Sovrintendenza, non possono essere autorizzate. Una questione comunque ancora tutta aperta anche perché lo stesso parere della Sovrintendenza è stato messo in discussione dall'assessore al commercio Davide Bordoni, che ha chiesto all'Avvocatura del Comune di esprimersi in merito. Pochi giorni ancora e si conoscerà la risposta.