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Atterra in spiaggia con l'elicottero

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«C'era forte vento, non potevo continuare a volare, era questione di sicurezza». Non usa mezzi termini Francesco Maria De Vito Piscicelli, l'imprenditore che è atterrato tre giorni fa sulla spiaggia della Feniglia, ad Ansedonia, con il suo elicottero, nel giustificare il suo gesto. «Quello era il primo luogo disponibile dove atterrare e in quel momento non c'era nessuno». È questa la motivazione che ha dato il pilota alle forze dell'ordine che sono state chiamate da alcuni cittadini quando hanno notato l'elicottero di colore bianco e blu fermarsi sulla spiaggia, a pochi metri da un ristorante che si trova sulla spiaggia. L'imprenditore, intorno a mezzogiorno, è dunque atterrato insieme alla mamma di 75 anni. Quando si è trovato davanti carabinieri e polizia municipale di Orbetello, si trovava al ristorante. L'uomo, di 55 anni, ha spiegato alle forze dell'ordine che, in attesa che il vento si calmasse, aveva deciso di mangiare qualcosa in compagna della madre e che, quindi, non era arrivato in spiaggia in elicottero appositamente per mangiare, tanto che non sarebbe risultata una prenotazione al ristorante da parte dell'imrpenditore. Il pilota è imputato per corruzione nell'ambito di uno dei filoni dell'inchiesta sugli appalti per il G8: in questa inchiesta è difeso dagli avvocati Marcello e Matteo Melandri. Lo scorso marzo è stato ricoverato all'ospedale Santo Spirito di Roma dopo aver tentato il suicidio: l'uomo aveva ingerito diversi barbiturici mentre si trovava nel suo appartamento romano. Piscicelli è noto alle cronache per essere stato uno dei due imprenditori (ma lui ha sempre smentito ndr.) che, subito dopo il sisma dell'Aquila, dicono di aver pensanto ai ghiotti appalti per la ricostruzione. Nell'ordinanza dell'inchiesta sulla Scuola dei marescialli a Firenze, Piscicelli viene indicato dalla magistratura come «l'intermediario che non solo mette in contatto le parti dell'accordo corruttivo, ma rimane sulla scena fino alla fine cercando, senza risultato, di lucrare». Sempre lui avrebbe «cercato di influenzare i pubblici funzionari in vista degli appalti del 150/o anniversario dell'Unità d'Italia». Inoltre, ha scritto il gip, «lungi dall'essere un millantatore, ha effettivamente agganci in alto e quando ne ha bisogno non si trattiene dal chiedere favori in cambi di benefit». Secondo il gip, infine, la personalità di Piscicelli «è alquanto negativa, avendo più volte dimostrato di essere cinico e senza scrupoli». Per quanto riguarda comunque l'episodio del pranzo di Natale non è stato denunciato, ma è stato fatta una comunicazione all'Enac.

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