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Falsi vigili urbani rapinano i risparmi dei commercianti

La filiale Unicredit di piazza di Spagna (Foto Gmt)

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Sapevano esattamente quando sarebbe stata aperta la cassaforte. In quel preciso momento hanno fatto irruzione nella banca più «prestigiosa» della Capitale: in piazza di Spagna, a pochi passi dalla scalinata di Trinità dei Monti. In appena sessanta secondi cinque rapinatori sono usciti con un bottino di 250 mila euro. È l'ultima rapina messa a segno a Roma da una banda di professionisti, come li hanno definiti gli stessi investigatori appena sono venuti a conoscenza della modalità del colpo. Tre malviventi, con accento romano, sono entrati nella filiale Unicredit alle 15,30, con indosso le pettorine dei vigili urbani, cappelli e occhiali da sole e impugnando le pistole. Altri due invece, sono rimasti in piazza di Spagna a fare da palo. La zona era piena di turisti e romani, che si sono riversati per le vie del centro per effettuare gli ultimi regali di Natale. E nessuno si sarebbe accorto di nulla, neanche quando i cinque rapinatori, con i soldi in alcune valigette, si sono allontanati dalla banca. Alcuni, infatti, si sarebbero diretti verso via Condotti, piena di gente, e altri verso la fermata della metropolitana Spagna. In silenzio. Senza correre e creare panico tra le persone, proprio per potersi allontanare indisturbati.   Ma per i carabinieri della Compagnia Roma Centro e di via In Selci, la banda è stata aiutata da un complice che lavora presso l'istituto di credito. Conoscevano troppo nel dettaglio i movimenti all'interno della banca, sapevano esattamente quando avrebbero trovato la cassaforte aperta e sapevano anche che la banca non ha metal detector oltre al fatto che i contenitori del denaro delle casse non erano dotati dei «security pack» che esplodono macchiando di vernice indelebile le banconote. I militari hanno subito interrogato i dipendenti della banca per cercare di ricostruire la dinamica del colpo e anche per indviduare la possibile talpa. Per stringere il cerchio dei cinque ricercati saranno esaminate le immagini registrate dalle telecamere interne ed esterne all'istituto e quelle che si trovano sia in via Condotti sia vicino alla metropolitana.   Secondo il racconto di un cliente della banca, a un cassiere sarebbe stato sferrato anche un pugno, ma non avrebbe riportato ferite. «Ci hanno minacciati con le pistole - ha detto un testimone - sono stati attimi di terrore durati poco più di un minuto. Nella banca per fortuna non eravamo in molti, ma c'è stato qualche momento di panico e io sono rimasto impietrito». Non è la prima volta che vengono effettuate rapine nel centro storico. A luglio in via Condotti un uomo travestito da prete e armato di pistola ha rapinato la gioielleria Eleuteri ed è stato poi arrestato alcuni giorni dopo dai carabinieri. Nella stessa strada, poco più di un anno fa, invece, due ladri portarono via un anello del valore di 500 mila euro nel negozio di Cartier ingannando una commessa. Uno di loro è stato poi arrestato dalla polizia in Marocco. E nel 2006, invece, quattro ladri hanno cercato di sfondare le vetrine di Bulgari con un carroattrezzi, senza riuscire a portarsi via i gioielli.

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