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Saldi anticipati al 5 gennaio Ed è polemica

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Ladecisione di far scattare le vendite scontate invernali il 5 gennaio ha provocato le dure critiche del Codacons, per il quale la scelta di farle partire a ridosso delle festività natalizie danneggerà commercianti e consumatori. Ieri la commissione Pmi, commercio e artigianato del Consiglio regionale del Lazio, votando all'unanimità dei presenti un emendamento alla Legge Finanziaria per il 2012 proposto dall'assessore alle attività produttive Pietro Di Paolo, ha stabilito un anticipo di 24 ore rispetto allo scorso anno. La parola ora passa al Consiglio regionale, che ieri ha iniziato l'esame della legge. Se verrà accolto l'articolo aggiuntivo presentato dall'assessore con il consenso della commissione presieduta da Francesco Saponaro (Lista Polverini), verrà modificato l'articolo 48 della legge n. 33 del 1999 sul commercio, dando il via libera al cambio di data. La richiesta di anticipo era stata avanzata dalle maggiori associazioni dei commercianti e Di Paolo ha spiegato di aver ritenuto opportuno avere un confronto preliminare con la commissione prima di presentare l'emendamento, per verificare se vi fosse unanime consenso da parte di tutte le forze politiche. Hanno partecipato alla seduta e votato a favore della modifica, oltre al presidente Saponaro, i consiglieri Gina Cetrone (Pdl), Mario Mei (Api), Pino Palmieri e Luigi Abate (entrambi della Lista Polverini). «La partenza dei saldi invernali a ridosso del termine delle festività natalizie rappresenta un errore fatale che provocherà un enorme danno al settore del commercio e ai consumatori», sostiene da parte sua il Codacons. «È una follia - afferma il presidente Carlo Rienzi - I soldi delle famiglie sono stati già spesi per le feste di Natale, per i regali, e per festeggiare il Capodanno, e poco e nulla resterà per gli acquisti durante i saldi. Il pessimo andamento delle vendite in questo periodo, poi, dimostra che avevamo ragione noi: gli sconti di fine stagione andavano anticipati a dicembre». Il Codacons prevede un calo delle vendite del 30 per cento.

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