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Cetica difende i vitalizi Battaglia alla Pisana

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L'opposizione: un privilegio odioso da abrogare

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Laseduta alla Pisana si è aperta con la relazione dell'assessore al Bilancio Stefano Cetica, che sui vitalizi dice: «Il testo pone la Regione Lazio tra le prime in Italia che riducono i cosiddetti costi della politica. Sono sinora solo quattro le Regioni che hanno soppresso dalla prossima legislatura i vitalizi. Sono invece molte di più quelle che equiparano gli assessori ai consiglieri. È legittimo discutere sull'utilità degli assessori esterni, ma la discussione andrebbe legata al contesto in cui siamo chiamati a operare e ai risultati. A chi vi parla sarebbe impossibile svolgere decentemente il ruolo di consigliere dovendo passare almeno due giorni a settimana in Conferenza delle Regioni. L'assessore esterno non solo ha le competenze dell'amministratore, ma anche quelle legislative del consigliere. L'unica differenza è che non vota». Ma sui vitaliazi i capigruppo - che oggi presenteranno le proprie proposte per correggere la finanziaria - promettono battaglia: «La norma va abrogata. Su questo tema non c'è spazio per alcun dialogo. La proposta è offensiva per tutti i cittadini del Lazio, per i 50mila lavoratori in cassa integrazione. L'articolo 11 mette nero su bianco un odioso privilegio. Le argomentazioni di Cetica, oltre a essere sinceramente imbarazzanti, non ci hanno convinto per niente». Cetica solleva poi la necessità di costituire la società LazioEntrate per la riscossione dei tributi, per combattere l'evasione fiscale e affrontare l'arrivo del federalismo fiscale. Proposta avanzata dal consigliere Pd Marco Di Stefano, che accoglie «con favore» le parole di Cetica. L'assessore riassume così i numeri della Finanziaria da 1,7 miliardi: le manovre nazionali «riducono la spesa corrente, rispetto al 2011, da 3,3 miliardi a 2,5, mentre la spesa in conto capitale supera 1,1 miliardi rispetto a 1,9 miliardi del 2011. Se sommiamo solo le prime tre voci della spesa corrente, e cioè un miliardo per interessi bancari, 970 milioni per il Tpl e 500 milioni per gli stipendi, abbiamo già esaurito il budget. Non va meglio per la spesa in conto capitale che, assieme al disavanzo, dobbiamo finanziare con il ricorso ai mutui (circa 200 milioni). Sul versante della spesa abbiamo fatto scelte di razionalizzazione o di taglio. Il risultato ci ha portato 1,4 miliardi di economie. Con questi provvedimenti sulle entrate il valore della manovra sale a 1,7 miliardi, consentendoci di dare parziale copertura a Tpl e a sociale». Il disavanzo sanitario 2011 è stimato in 840.565.000 euro.Dan. Dim.

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