Moccia: «Decisione sbagliata. I giovani stanno con me»

Qualisono i problemi di Ponte Milvio? «Non ci sono problemi su questo ponte. C'è solo il problema, o l'opportunità, di accettare un'usanza che la gente in realtà ha già abbracciato da tanto tempo». I lucchetti hanno provocato danni? «Non c'è nessun danno effettivo». Quindi? «Va solo conciliata la parte storica del ponte a questa nuova vestizione». Ma lei che soluzione aveva suggerito al sindaco? «Non sono io che conto. Il sindaco è una persona molto attenta alla gente e si è messo nei panni di chi poteva essere deluso dalla decisione del Municipio, di togliere i lucchetti. Alemanno sta cercando di trovare una soluzione per far conciliare più pensieri, ecco tutto qui». Intanto però sarà portata avanti una soluzione che allontanerà, anche se di poco, la gente da Ponte Milvio. I lucchetti finiranno tre metri sotto al ponte. «Di sicuro non si può cancellare il fatto che questo ormai è il ponte degli innamorati». Quindi? I giovani non si fermeranno? «È come se improvvisamente ti vietassero di buttare le monetine a Fontana di Trevi. Non so che succederà, vedremo». Ma la soluzione «sotto il ponte», la convince? «Assolutamente no. Non sono soddisfatto. Io da lì sopra non toglierei neanche un lucchetto, dovevano rimanere lì. Non danno fastidio a nessuno. Lo dico io ma lo dice soprattutto la gente». Con chi ha parlato? «Mi stanno contattando centinaia di giovani su Facebook e sul mio sito web. Hanno letto la notizia e scrivono parole di protesta, dicono di essere delusi, si ribellano». Ma i lucchetti di Ponte Milvio già chiusi da tanti innamorati, adesso, che fine faranno? «Spero solo che li salvino perché ognuno racconta la storia di una passione, di un amore adolescenziale. Non spezzate quei sogni». Si aspettava tanto clamore? «Io lo trovo giusto nei confronti dei ragazzi e nei confronti di chi ormai conosce questo ponte come il ponte degli innamorati. Guardi che qui ci vengono da tutto il mondo». Fab. Per.