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Alemanno annuncia la stangata sull'Imu

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Itagli della manovra Monti, che si sommano a quelli delle finanziarie precedenti, impongono ai romani sacrifici ulteriori. «Nella manovra c'è stata una drastica riduzione dei trasferimenti dallo Stato, compensati con la possibilità da parte dei Comuni di avere l'Ici sulla prima casa, l'Ici nel sul complesso e l'Irpef sugli affitti che insieme si chiamano Imu - ha spiegato ancora Alemanno - fra quello che è previsto come taglio e quello come aliquota base dell'Imu c'è uno squilibrio di 1 miliardo e 400 milioni, quindi si affida ai Comuni la possibilità di riequilibrare: noi dovremmo accrescere l'aliquota base dell'Imu per poter fronteggiare questo taglio. Tuttavia dobbiamo ancora fare i conti per dire di quanto sarà». Il taglio agli Enti Locali si riflette su Roma per circa 140 milioni di euro. La difficoltà maggiore (economica e politica) per gli amministratori locali è quella da una parte di spiegare ai cittadini l'introduzione delle nuove tasse e dall'altra di trovare il modo di ricavare delle entrate da queste gabelle. Oltre al danno politico di passare per «esattori» infatti, i sindaci si ritroveranno a non incassare in toto i nuovi tributi. Per questo in molti saranno costretti ad aumentare le aliquote perché, come previsto al momento dalla manovra (che è in fase di esame al Parlamento) i Comuni avranno la facoltà di aumentare la base imponibile e incassarne il ricavato. Ecco perché il Campidoglio sarà "costretto" a ritoccare le aliquote sugli immobili. Una misura pesantissima che la maggioranza inizia già a pagare. «Servizi pessimi e tasse sempre più alte. È questa la Roma targata Alemanno che annuncia la volontà di aumentare anche l'Imu, la tassa composta da Ici e Irpef - dice Marco Miccoli, segretario Pd Roma - non bastava l'aumento della tariffa sui rifiuti del 20%, l'aumento del biglietto del bus a 1,50 euro, e imposte più alte sulle mense scolastiche. Da Alemanno ci aspetteremmo almeno servizi adeguati». Stefano Pedica, dell'IdV, chiede le dimissioni di Alemanno, capace solo di «spremere i romani», mentre a difesa del sindaco scende il coordinatore capitolino Pdl, Gianni Sammarco: «Alle polemiche ad orologeria e prive di contenuto lanciate da alcuni esponenti del Pd su manovra e tasse, il Pdl risponderà in maniera concreta: sabato saremo in tutti i municipi con i tradizionali gazebo; spiegheremo come Alemanno affronterà la crisi e presenteremo un piano di undici punti per rilanciare l'economia romana». Sus. Nov.

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