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Dieci passi per la riscossa E con Zingaretti sindaco

Enrico Gasbarra con Giulia Urso, coordinatrice del circolo Pd Centro Storico

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La corsa di Enrico Gasbarra alla segreteria regionale del Pd Lazio parte dalla sezione di via dei Giubbonari. In una sala che non riesce a contenere giornalisti e colleghi di partito, il deputato cattolico popolare snocciola idee e programmi. «Donne, giovani, ascolto, selezione della classe dirigente dal basso, un parlamentare ogni territorio scelto con le primarie, trasparenza, liste civiche e movimenti», sono questi i punti cardini del programma di Gasbarra, che indica senza mezzi termini l'obiettivo del partito: non abidcare alla sua vocazione riformista, azzerare il correntismo per sconfiggere il governo fallimentare delle destre. Il tutto in dieci semplici passi esposti nel programma e con un asso nella manica: Nicola Zingaretti candidato sindaco. «Noi proporremo un nuovo modello di città, se Nicola Zingaretti, così come ha accennato, vorrà dire la sua, il Pd lo sosterrà con grande forza. È il nostro asso nella manica. Con Zingaretti c'è un rapporto straordinario, personale e politico. siamo due persone che servono la comunità. Ricreeremo un sistema di comunità che si è perso», spiega Gasbarra. Ad ascoltarlo l'ex presidente della Provincia tanti militanti e colleghi: da Montino ad Astorre, da Morassut a Miccoli e Patanè, da Marroni a Mancini. E ancora Fiorino, Dalia, Foschi. Tra le prime file anche uno degli sfidanti di Gasbarra alle primarie, Giovanni Bachelet, che presenterà il proprio programma domani alle 19.30 a Palazzo Rospigliosi. Dieci i punti programmatici di Gasbarra: il radicamento nei circoli; l'istituzione del fondo di comunità destinato alle emergenze sociali alimentato annualmente da una parte del finanziamento pubblico al partito; la «casa di vetro» (la pubblicazione sul sito web del Pd del Lazio dell'anagrafe patrimoniale degli eletti); primarie tematiche per le «grandi scelte» come salute, ambiente, infrastrutture, etica e politiche del lavoro; abolizione del listino regionale e primarie per scegliere i candidati a sindaco, parlamentare; istituzione delle assemblee dell'azione e dell'ascolto; istituzione di una scuola di formazione riservata ai candidati alle elezioni. Una particolare attenzione, infine, alle donne: «Porterò molte donne con me. Nell'esecutivo saranno presenti la metà delle donne e ci sarà un grande rinnovamento». Sulle regionali del 2015 Gasbarra è infine lapidario: «Io candidato governatore? Oggi non è questo il tema. I candidati alla segreteria devono garantire che ci sia un sindaco diverso e un presidente della Regione diverso».

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