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Alemanno e Moccia, missione lucchetti

Ponte Milvio, l'incontro tra il sindaco Alemanno e Federico Moccia

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Si sono incontrati sul ponte degli innamorati per trovare insieme il luogo adatto dove spostare i lucchetti che affollano ponte Milvio, il sindaco di Roma Gianni Alemanno, il presidente del XX municipio Gianni Giacomini e Federico Moccia, lo scrittore del libro 'Ho voglia di tè che ha ispirato il rito. La soluzione sarà quella di un belvedere, con lampioni e balaustre, sull'argine del Tevere di fronte al ponte, dove posizionare i vecchi lucchetti e permettere agli innamorati di tutto il mondo di continuare la tradizione. «È il tentativo di trovare una soluzione - ha commentato il sindaco - tra quello che è il rispetto dei beni archeologici e monumentali di Roma, come ponte Milvio il più antico ponte della città e quella che è una tradizione moderna ma ormai consolidata in tutto il mondo. Credo che la soluzione indicata dal presidente Giacomini possa essere quella giusta: spostiamo questo rito sull'argine del Tevere dove non c'è realtà monumentale. Gli innamorati di tutto il mondo potranno venire a ponte Milvio senza intaccare il ponte che deve essere tutelato. In questo modo daremo anche una risposta alle associazioni di residenti». «Bisogna trovare un compromesso - ha aggiunto Moccia - tra decoro del ponte e questo romanticismo che, da cinque anni a questa parte, ha reso ponte Milvio il ponte degli innamorati. Non si può improvvisamente cancellare una tradizione. Sarebbe come se vietassero di buttare le monetine nella fontana di Trevi. Mi sembra una mancanza di libertà». «Il consiglio municipale ha deciso la rimozione dei lucchetti in modo bipartisan - ha aggiunto il minisindaco Giacomini -. L'amore non può essere legato a un lucchetto». Durante l'incontro alcune persone, tra cui il consigliere Pd del XX Municipio Daniele Torquati, hanno contestato la presenza dei lucchetti e il degrado dell'area. Polemiche anche sulla scelta del sindaco di coinvolgere Federico Moccia nella scelta della nuova collocazione. «Alemanno ti ho votato ma mi stai deludendo - ha urlato al sindaco uno dei contestatori - Non puoi chiedere a Moccia un parere. Devi decidere tu».E poi rivolto allo scrittore: «Con i tuoi romanzi hai rovinato un monumento. Vergognati». COMMENTA Di' la tua

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