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Mazzette al vigile per cancellare le multe ai taxi

Roma, vigili urbani

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Hai preso una multa? Non c'è problema, in poche ore la faranno sparire. Ti serve una licenza? Anche in questo caso nessuna preoccupazione: con un po' di soldi il gioco è fatto. E il documento viene preparato in poco tempo. Tutto, logicamente, in maniera illegale e con la complicità di pubblici ufficiali. Ma a chiedere questi «favori» non erano cittadini che avevano lasciato la vettura in divieto di sosta, ma tassisti e noleggiatori con conducente. Si tratta di un giro di mazzette che alla fine ha portato in cella un vigile urbano di 49 anni, M.C., che prestava servizio presso il Gruppo intervento traffico. L'agente è stato chiuso dietro le sbarre del carcere di Regina Coeli dalla polizia amministrativa del Compartimento Polfer di Roma, diretta da Cosimo Maruccia, con le accuse di corruzione, millantato credito, falsità materiale aggravata commessa da pubblico ufficiale e dal privato e intralcio alla giustizia. Il metodo era ben rodato, secondo quanto accertato dagli inquirenti. Bastava pagare per ottenere la cancellazione della sanzione e addirittura la multa veniva addirittura fatta sparire, neanche veniva registrata. E a chiedere di compiere operazioni illecite di questo tipo erano tassisti e Ncc, molti dei quali lavoravano a Fiumicino. L'indagine della Polfer, coordinata dalla procura di Roma, non è comunque ancora terminata. Gli investigatori, infatti, hanno sequestrato una montagna di carte negli uffici patenti della Prefettura di Roma (5 impiegati sono stati indagati) e in quelli di Roma Capitale. Proprio dall'esame di questi documenti non è escluso che possano finire nei guai anche altri uomini che indossano le divise e che lavoravano tra la Capitale e Fiumicino. A convincere la magistratura romana a mandare in carcere il vigile urbano, tra l'altro, anche il pericolo di inquinamento delle prove poiché l'arrestato avrebbe tentato di depistare le indagini avvertendo presunti complici degli accertamenti in corso: l'agente, lo scorso ottobre, quando era ancora denunciato a piede libero, è stato infatti trasferito dal Git in un altro ufficio. All'emissione dell'ordinanza di custodia cautelare gli inquirenti sono arrivati anche grazie a numerose intercettazioni telefoniche, dalle quali sarebbe emerso che le sanzioni che sarebbero state cancellate avrebbero comportato, in alcuni casi, anche la sospensione o la revoca della licenza di tassista o Ncc. «Appena siamo venuti a conoscenza di un'indagine in corso ci siamo subito attivati trasferendo il vigile urbano - ha spiegato il Comandante della Polizia Roma Capitale Angelo Giuliani - ora valuteremo eventuali provvedimenti da adottare». Il mirino della procura adesso è puntato a verificare l'esistenza di altre persone, sia che indossa divise diverse da quella da vigile urbano, che potrebbero aver partecipato al giro di licenze facili, e a persone che si sarebbero occupate di mettere in contatto tassisti e noleggiatori con conducente con chi materialmente doveva intascarsi i soldi per far sparire le multe.

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