Dal Papa al Campidoglio la maratona delle luminarie
L'effetto, venendo da via del Corso, è spettacolare. Via quel cono di cartapesta che non piaceva a nessuno, a piazza Venezia è tornato l'albero di Natale tradizionale e c'è pure un suggestivo presepe luminoso: la capanna con il bue, l'asinello, il Bambino, la Madonna e San Giuseppe e pure i Magi con tanto di cammello. Se poi ci si gira, spalle all'Altare della Patria, c'è da restare a bocca aperta. Ieri, infatti, il sindaco Alemanno, iPad alla mano, ha acceso la luminaria più monumentale e patriottica: una bandiera tricolore lunga quanto tutta via del Corso, da piazza Venezia a piazza del Popolo. Il primo cittadino, prima di inaugurare la maxi luminaria, aveva acceso l'abete della Val di Fiemme alto 25 metri ai piedi del Colosseo. Poi si era trasferito ai piedi del balcone di Mussolini per accendere l'albero di 18 metri proveniente da Chiusi e allestito in piazza Venezia (ornato da una pioggia di luci rosse, bianche e verdi per non uscire dal tema «150° dell'Unità d'Italia»). Qui il Coro delle voci bianche del Teatro dell'Opera aveva fatto da colonna sonora dell'evento intonando le canzoni tipiche del Natale da «Stille nacht» a «Tu scendi dalle stelle». Ultimo appuntamento natalizio nell'agenda del primo cittadino la piazza del Campidoglio, dove ad attenderlo c'era il Coro della città di Zagabria e il gruppo folcloristico accompagnato dal sindaco del Comune croato, Milan Brandic. Insieme hanno acceso l'albero addobbato con inediti dolci di marzapane della tradizione mitteleuropea come simbolo di un pezzo di cultura croata che arriva a Roma. «È molto bello che le Capitali europee lavorino insieme in un clima di fratellanza per creare un network - ha detto Alemanno - Il rapporto tra Roma e Zagabria è un segno in questo senso». A conclusione della giornata di avvio delle celebrazioni del Natale è stato benedetto il Presepe allestito nell'anticamera dello studio del primo cittadino a Palazzo senatorio. Il momento più emozionante della giornata, però, è stato sicuramente rappresentato dall'incontro con il Papa per il tradizionale appuntamento dell'8 dicembre, giorno dell'Immacolata. «Con la giornata di oggi cominciano le festività natalizie che hanno una ritualità profonda nella nostra città - aveva detto Alemanno nel primo pomeriggio - il dato civile e quello religioso si fondono. Piazza di Spagna da sempre è il luogo d'incontro tra il Santo Padre e la città nella devozione alla Madonna che è la grande protettrice di Roma». Assieme alla moglie, la consigliera regionale, Isabella Rauti, e al presidente della Regione, Renata Polverini, il sindaco aveva fatto il suo bagno di folla, stringendo mani e fermandosi a parlare con i cittadini e con i turisti che, per tutta la giornata, hanno affollato tutte le strade del centro storico. Per poi tornandose a casa con la memoria del cellulare stracolma di foto-ricordo. Dal Papa alle luminarie spettacolari.