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Corsa di Pd e Sel per la mozione sul Vaticano

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Egià perché il primo ad annunciare un ordine del giorno per introdurre il pagamento della nuova Imu sugli immobili ad uso commerciale di proprietà del Vaticano è stato il vicecapogruppo del Pd in Campidoglio, Fabrizio Panecaldo. «C'è un elemento di convergenza tra la nostra posizione e quella espressa dal sindaco Alemanno in merito all'imposizione dell'Imu agli immobili di proprietà del Vaticano adibiti ad uso strettamente commerciale. Ribadendo la forte contrarietà a tassare gli edifici legati al culto, domani - annuncia Panecaldo - chiederò agli uffici competenti l'elenco di tutti gli edifici di proprietà del Vaticano non adibiti a luoghi di culto e lunedì, in Assemblea Capitolina, presenterò un ordine del giorno, che credo sarà condiviso da tutta la maggioranza, per chiedere al Governo di imporre l'Imu agli immobili del Vaticano ad uso esclusivamente commerciale». Segue, curiosamente, il collega di partito, Dario Nanni che si differenzia dal suo vicecapogruppo soltanto nello strumento scelto, non un ordine del giorno ma una mozione. Deciso dunque il Pd Campidoglio, pur nelle differenze che emergeranno al voto d'aula, al contrario di quanto avvenga in Regione. Alla Pisana infatti è Sel a battere tutti e ad annunciare una mozione. «Non vi sono ragioni per chiedere simili sacrifici ai cittadini, specie se riguardanti la prima casa, e di esentare un patrimonio enorme come quello ecclesiastico», ha detto il capoggrupo Nieri secondo il quale una misura simile produrrebbe un gettito di 700 milioni di euro. S.N.

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