Marrazzo rinviato a giudizio per gli stipendi gonfiati

Remunerazionimaggiorate per alcuni dirigenti del policlinico di Tor Vergata. Accuse che hanno portato il gup a rinviare a giudizio l'ex presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo. La vicenda risale al 2008, quando l'ex governatore rivestiva il ruolo di presidente della Fondazione «Policlinco Tor Vergata». A processo anche l'ex rettore dell'ateneo Alessandro Finazzi Agrò e tre attuali manager dell'azienda sanitaria. L'accusa è abuso d'ufficio. I tre dirigenti sono Enrico Bollero, direttore generale, quello amministrativo Mauro Pirazzoli e quello sanitario Isabella Mastrobuono. La prima udienza si terrà il 23 marzo davanti all'VIII sezione. Per la Procura, la direzione della struttura ospedaliera interna alla seconda università capitolina avrebbe violato i tetti massimi retributivi beneficiando di compensi e premi maggiori, grazie alla complicità dell'allora rettore e di Marrazzo. L'ex governatore avrebbe assegnato al direttore generale quasi 52mila euro in più di quanto previsto dal tetto massimo di spesa e fino al 30% di aumenti in caso di raggiungimento degli obiettivi, quando la normativa prevede il 20%. Per un compenso annuo di oltre 206mila euro, contro i 154 consentiti. Stesse cifre e stessi bonus, nel contratto stipulato tre anni prima dal rettore Finazzi Agrò, rimasto a capo dell'ateneo fino al 2008, a Bollero. Quest'ultimo, poi, in qualità di direttore generale, si sarebbe accordato con Pirazzoli per la sua nomina di direttore amministrativo con «due contratti di prestazione d'opera professionale» e un trattamento economico superiore di 41.314,35 euro a quello previsto dalla legge, ovvero un compenso annuo di 165mila euro anziché i 123mila consentiti dal regolamento. «Siamo stupiti e meravigliati per la decisione del Gup - hanno commentato i difensori di Marrazzo, Luca Petrucci e Massimo Pineschi - perché nell'operato del nostro assistito non c'è stata alcuna violazione di legge. Marrazzo si è limitato, nel corso del primo Cda della Fondazione, a rinnovare un contratto già esistente per garantire la gestione amministrativa del Policlinico».