AltaRoma, firmano tutti tranne la Polverini
Alla fine l'assemblea dei soci è saltata. Ma, di fronte alle pressanti, e legittime, richieste di Silvia Venturini Fendi e dopo il grido d'aiuto lanciato dal mondo della moda, le istituzioni hanno messo nero su bianco il loro impegno con AltaRoma. Le sfilate di gennaio, quindi, si faranno. Anche senza la Regione che, pure ieri, non s'è presentata all'appuntamento. La Camera di Commercio, che è il socio di maggioranza della società consortile che organizza le passerelle capitoline (con oltre il 50 per cento delle quote), ha comunicato formalmente il suo impegno nei confronti di AltaRoma e di tutte le attività programmate per il 2012. Lo stesso hanno fatto Comune e Provincia (che detengono, rispettivamente circa il 20 e il 7 per cento). Silvia Venturini Fendi, quindi, può andare avanti con i suoi progetti di rilancio dell'alta moda e di supporto ai giovani stilisti e agli artigiani, fiore all'occhiello del nostro made in Italy. «Oggi, con le comunicazioni di Camera di Commercio, Comune e Provincia abbiamo riacquistato entusiasmo - spiega il presidente di AltaRoma - Riconvocheremo l'assemblea dei soci e speriamo che si possa aggiungere anche la signora Polverini. Sono ancora speranzosa e disponibile a tavoli tecnici, dialoghi, presentazione di progetti». Da inguaribile ottimista Silvia si augura che prima o poi la presidente della Regione si faccia viva. Intanto pensa già a come recuperare il tempo perduto per star dietro ai politici locali. E annuncia: «La manifestazione di gennaio è pronta, durante il prossimo cda illustrerò il calendario. Posso dire con orgoglio che l'attività è in crescita e che ci saranno più sfilate rispetto allo scorso anno». Ieri sullo scarso interesse delle istituzioni per la moda era interventuo anche il presidente di Federlazio, Maurizio Flammini. «Dobbiamo pensare allo sviluppo del settore, all'attività. Fermarla significherebbe suicidarsi». Flammini aveva poi ricordato che il problema principale legato all'organizzazione delle sfilate di alta moda è dovuto alla mancanza di fondi del Comune e della Regione. Il primo, infatti, deve ancora ad AltaRoma un milione e 281 mila euro, la seconda 1 milione e 201 mila euro. «Si sono trovati con un indebitamento enorme - ha concluso Flammini - ma questo non deve giustificare assolutamente una restrizione dei mezzi a settori importantissimi come la moda. Non potremmo sopportare che non vengano dati aiuti a settori trainanti della nostra economia».