L'ex ad di Enav Pugliesi resta ai domiciliari
L'examministratore delegato di Enav non potrà lasciare la sua abitazione, dovrà restare infatti agli arresti domiciliari. Lo ha stabilito il giudice per le indagini preliminari romano che ieri ha respinto l'istanza presentata dall'avvocato di Guido Pugliesi. Il manager era stato arrestato lo scorso 19 novembre nell'ambito dell'inchiesta della procura di Roma sugli appalti dell'Ente Nazionale Assistenza al Volo. Sull'istanza i pm capitolini avevano dato parere favorevole. Per il procuratore aggiunto Alberto Caperna e i pm Paolo Ielo, Giovanni Bombardieri e Rodolfo Savelli non sussisterebbero più i pericoli di fuga, di reiterazione del reato e di inquinamento delle prove. Resta comunque confermata l'udienza di stamattina davanti al Tribunale del Riesame che dovrà decidere in merito alla revoca della ordinanza restrittiva di Pugliesi. «Come difensore di fiducia di Tommaso Di Lernia, insieme all'avvocato Natale Perri, ancora una volta sento il dovere di intervenire per contestare le esternazioni divulgate da un altro indagato, ovverosia dell'ingegnere Marina Grossi che ha definito le dichiarazioni di Tommaso Di Lernia "avventurose, fantasiose e non veritiere" e per questo avrebbe dato mandato ai suoi legali di "attivare tutte le iniziative giudiziarie che riterranno opportune"». Lo ha detto l'avvocato Mario Murano, legale di Tommaso Di Lernia, indagato nell'ichiesta sugli appalti Enav. «È innegabile che nella vicenda giudiziaria la tendenza del momento è quella di annunciare sui mezzi di informazione querele e iniziative giudiziarie che poi, in effetti, non verranno mai attivate, tuttavia ciò mira a costruire mediaticamente una parvenza di serietà intorno all'audace tentativo di screditare Tommaso Di Lernia nelle sedi e nelle occasioni extragiudiziarie», aggiunge. «Anche Marina Grossi - spiega - dovrebbe conoscere che Tommaso Di Lernia è stato sempre considerato pienamente attendibile nelle sedi giudiziarie, non potendosi non evidenziare che l'intervenuto rigetto del riesame di Manlio Fiore e Marco Iannilli conferma la bontà delle dichiarazioni rese innanzi al pm Paolo Ielo». Nei giorni scorsi Marina Grossi, la moglie dell'ex presidente di Finmeccania Pierfrancesco Guarguaglini, ha dichiarato che «non ho nulla da nascondere e al momento non ho l'intenzione di dimettermi». E ancora: «Io sono certa di aver agito sempre nel rispetto di ogni legge dello Stato ma anche delle regole di etica, di moralità, di trasparenza e di responsabilità».