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In principio era il caos.

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Eha restituito ordine alle piste ciclabili. In particolare, nel processo di autorizzazione e costruzione dei percorsi. Le competenze in materia, infatti, da anni sono frammentate. Ben 15 soggetti, dal Comune ai singoli Municipi, possono decidere come e dove costruire. Il risultato è una città con percorsi a due ruote senza criteri unici, dove spuntano ostacoli, i tratti sono interrotti e la sicurezza scarseggia. E considerato che tra il 2012 al 2020 saranno costruiti più di 800 chilometri di piste, Visconti ha deciso di dare regole certe. Tutti i progetti dovranno quindi passare sotto il cappello di una cabina di regia, un ufficio di coordinamento che restituirà armonia tra i vari percorsi. Lo stesso Visconti ha ammesso che «l'indagine presentata dall'Agenzia fornisce un contributo importante per individuare i settori su cui è necessario intensificare il lavoro. Si tratta di uno strumento utile soprattutto per gli uffici tecnici dei numerosi soggetti istituzionali coinvolti nello sviluppo della ciclabilità. Dallo studio - spiega Visconti - sono emersi anche passi in avanti rispetto ai risultati dello scorso anno, leggeri miglioramenti dovuti alle criticità risolte e alle tante iniziative intraprese. Siamo consapevoli che per ottenere risultati concreti e superare le enormi criticità ereditate, è necessario un lavoro integrato e condiviso». Proprio su questa linea, ecco la soluzione proposta nella delibera dell'assessore. Visconti vuole creare una cabina di regia per il coordinamento e il monitoraggio dell'attuazione del Piano quadro della ciclabilità. Uno strumento che non permetterà più ai vari soggetti di andare in ordine sparso. «Una struttura, finalizzata alla creazione di un tavolo permanente di lavoro, che vedrà coinvolti 8 assessorati, 2 dipartimenti, un ufficio speciale, l'agenzia per la mobilità, i municipi e la polizia di Roma Capitale, tanti sono i soggetti che attualmente hanno competenze nei vari settori della ciclabilità». Visconti sa bene quanto è importante per i romani un piano per le ciclabili che metta in collegamento gli angoli della città, anche alla luce dei cambiamenti climatici, dell'innalzamento del livello delle polverini sottili e delle indicazioni del neoministro all'Ambiente, Corrado Clini. «Come il ministro ha detto - dice Visconti - ci sarà un tavolo con le aree metropolitane. Dimostreremo che a Roma la ciclabile serve e possiamo chiedere stanziamenti per i nostri progetti più concreti». Fab. Per.

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