Nuovi guai per «bassetto» il cravattaro
L'arresto,avvenuto circa due settimane fa, non ha interrotto le indagini dei militari del Nucleo di Polizia Tributaria che, nel frattempo, hanno scoperto altri casi di usura, tra i quali quello a carico di un imprenditore edile romano che, dal 2002 ad oggi, in relazione ad un prestito di circa quattrocentosettantamila euro, si è visto applicare tassi di interesse fino al settanta per cento annuo. Soldi che non è stato in grado di rimborsare, tanto da finire malmenato dal suo aguzzino. Proprio alcuni episodi di violenza hanno permesso, inoltre, di stringere il cerchio attorno al complice, tale S.V., di anni 49, destinatario della misura cautelare dell'obbligo di dimora. Il suo compito era di spalleggiare il «bassetto» per costringere gli usurati, attraverso percosse e minacce, a restituire prestiti ricevuti dall'usuraio, lievitati a causa dell'applicazione di esorbitanti interessi. «Il bassetto», responsabile di numerosi episodi di usura ed estorsione in danno di famiglie e imprenditori, era stato arrestato dalle Fiamme Gialle al termine delle indagini coordinate dal pm Francesco Minisci.