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Il Mausoleo di Augusto

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affoga in un pantano L'area archeologica è un cantiere senza operai Il progetto di riqualificazione c'è ma i soldi no

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Inrealtà Piazza Augusto Imperatore non ha ancora trovato un assetto definitivo. Attualmente è un cantiere a cielo aperto nella parte del Mausoleo che ospitò i resti umani del divo Augusto e per il resto un megaparcheggio abusivo, il luogo del capolinea del 913 e della fermata dei bus turistici, quelli a due piani che fanno il tour della città. Ci passano frotte di stranieri, si soffermano attratti dal bianco acceccante della Teca di Maier e quasi mai si accorgono dell'imponente mausoleo che dell'antico splendore non ha proprio più niente. Nell'area del fossato che lo circonda a livello più basso, una volta ci dormivano i barboni. Adesso è inaccessibile per via di un'alta ringhiera messa a protezione. Quando piove si trasforma in un pantano. Nell'acqua stagnante cresce la classica vegetazione fluviale. Al di là del recinto nell'enorme scavo archeologico (realizzato dalla Sovrintendenza e propedeutico ai lavori di riqualificazione che non sono ancora decollati) prospiciente all'ingresso s'individuano stratificazioni diverse. Un cagnone bicolore scorazza allegro tra i ruderi. È l'unica nota vitale in una piazza morta. A livello strada la rete di protezione dei cantieri diventa un ottimo stendino per il bucato di un homeless che qui ha trovato la sua casa. Per avvicinarsi al mausoleo bisogna fare la gimkana tra auto e moto parcheggiate. Il vero re della piazza è Mario, l'ultimo parcheggiatore di Roma. A Piazza Augusto Imperatore romani (e turisti) passano e non si fermano. A parte i clienti dei famosi (e illustri) ristoranti sotto i portici. In un vicolo che s'affaccia sulla zona per terra c'è un tappeto di siringhe. È l'altra faccia del degrado. Comunque Piazza Augusto Imperatore, dicevamo, dovrebbe essere riqualificata. C'è il progetto dello studio Cellini, già approvato, che prevede un intervento di restauro molto suggestivo. E cioè la creazione di quattro aree verdi ai quattro lati della zona quadrata dove sorge il mausoleo, la copertura dell'attuale sistema di scalinate e la creazione di due grandi rampe centrali di fronte all'entrata del monumento che partono dalle chiese barocche. Riecheggiano le antiche rampe del porto di Ripetta. La piazza diventerà così semipedonalizzata. L'assessore all'Urbanistica Marco Corsini è ottimista: «I lavori potrebbero partire presto e sarebbe bello poterli terminare per il 2014 in occasione del bimillenario della morte di Ottaviano Augusto». Perché usa il condizionale? «Siamo a corto di soldi e per realizzare il progetto Cellini ci servono 17 milioni di euro. I fondi erano stati stanziati ma con la crisi. . ». Dunque bisognerà andare a cercarli altrove? «Pur di realizzare questo lavoro che si collega a quello dell'Ara Pacis siamo disposti a pagare l'opera offrendo in permuta delle aree edificabili». Una sorta di pagamento in natura, praticamente. Ma il 2014 non è dietro l'angolo? «Ci vuole un anno e mezzo per realizzare la riqualificazione della piazza. Altra cosa è il restauro del mausoleo chiuso al pubblico ormai da tanto tempo». Intanto accontentiamoci dell'area intorno. «Nel progetto è previsto un Infocenter interrato e un Antiquarium, un piccolo museo per esporre i 10 mila reperti archeologici che oggi giacciono ammassati all'interno del mausoleo». Resta comunque una speranza e cioè che dopo il Colosseo e la Piramide Cestia si trovino sponsor privati anche per il Mausoleo d'Augusto. In fondo sognare non costa niente.

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