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"Meglio Scattone che il prof stalker"

Giovanni Scattone

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Questa volta scendono in campo loro, gli studenti del liceo scientifico Cavour allievi del professore Giovanni Scattone (l'ex assistente universitario, condannato a 5 anni e 4 mesi per l'omicidio di Marta Russo nel 1997) «per dire basta alla pressione dei media» che assediano l'istituto. Per uno scherzo del destino il liceo Cavour, dove Scattone ha una supplenza di 9 ore settimanali di storia e filosofia, è pure l'istituto dove studiò Marta prima di approdare alla Sapienza.   Ieri mattina gli studenti si sono riuniti in assemblea per discutere di crisi economica e del nuovo governo Monti. Ma si è parlato anche del polverone suscitato dal caso Scattone che neanche ieri s'è visto a scuola. L'insofferenza per i cronisti che stazionano davanti all'ingresso ha contagiato i genitori. «Scrivete che è un ottimo insegnante, smettetela di dire falsità - dice la mamma di una studentessa del V E, una delle classi di Scattone - Siamo stufi di vedervi qui fuori, lasciate in pace i ragazzi che devono prepararsi per l'esame di maturità». Ciliegina sulla torta la notizia incredibile, nata come chiacchiera di studenti e poi confermata ieri: «Il professor Scattone ha preso il posto dell'ex insegnante di Storia e Filosofia che fu arrestato per stalking e molestie la scorsa estate». Si tratta di Biagio Biomonte, 38 anni professore pure lui di Storia e Filosofia, arrestato lo scorso giugno a ridosso della maturità perché avrebbe perseguitato per dieci anni una trentina di studentesse e colleghe (di varie scuole della Capitale) con telefonate a sfondo sessuale. Sembra che Biomonte, Zelig della molestia, praticamente un insospettabile fosse molto bravo nelle imitazioni alternate a gemiti durante le sue chiamate erotiche (condite di richieste genere feticista-masochista). Il professore era arrivato al Cavour in sostituzione di un suo collega che aveva deciso di trasferirsi all'estero. Il messaggio che arriva dai ragazzi sembra essere proprio questo: il passato di Scattone (che ha comunque pagato il suo debito con la giustizia) non ci interessa più. È un ottimo insegnante, a noi piace. Rispetto al suo precedecessore, poi... non c'è neanche bisogno di sottolineare a chi va la preferenza. Dice Alessandro, che a giugno dovrà affrontare la maturità: «Come studente di Scattone sono infastidito da questo polverone mediatico che ha come unico risultato di influire negativamente sulla didattica». Bisogna mettere il punto su questa storia perché «ha creato tensioni rischiando di peggiorare quindi la didattica, il lavoro degli studenti e il clima generale nella scuola. Clima che era più che positivo». Con tutto il rispetto per la famiglia della studentessa e per il suo dolore, prosegue Alessandro «né gli studenti, né i professori o i genitori possono decidere se il professor Scattone può insegnare. Ci hanno già pensato le istituzioni e la magistratura che noi come cittadini abbiamo il dovere di rispettare. Da studente lo posso giudicare solo come insegnante e - ribadisce ancora - come docente è ottimo».

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