Duplice omicidio a Ostia Una pista porta a Salomone
C'è un'altra pista per il duplice omicidio di Ostia. Porta al vecchio boss della banda della Magliana Emidio Salomone, ucciso nel giugno 2009 davanti a una sala giochi di Acilia, e a Giovanni Galleoni detto "Chicco Baficchio", la scorsa settimana a Ostia Ponente freddato assieme a Francesco Antonini conosciuto come "Sorcanera". Galleoni e Salomone picchiarono il presunto assassino di quest'ultimo, Massimo Longo, considerato un confidente dei carabinieri e responsabile dell'aggressione a un loro amico. I dettagli li spiegano i pubblici ministeri Giuseppe De Falco e Maria Cristina Palaia nella richiesta di arresto di Longo, eseguita nel giugno di quest'anno. «Nel gennaio 2009, Salomone - scrivono - aveva picchiato Longo alla presenza di diverse persone. Il motivo era riconducibile a una precedente discussione da lui avuta con il Longo» presso l'abitazione di Gianluca Losappio. «La questione - proseguono i pm - era sorta quando Longo si era presentato a casa di Losappio e aveva aggredito lui e la sua fidanzata, sostenendo di averlo visto scavalcare il cancello della sua abitazione e tentare di incendiare una sua autovettura». La ragazza, aggiungono, «aveva poi riportato l'accaduto allo zio, Emidio Salomone. Una sera, Salomone aveva chiamato con un pretesto Massimo Longo e, unitamente a tale "Chicco Baficchio" di Ostia (Giovanni Galleoni) e a una terza persona, lo avevano aggredito e picchiato. In tale circostanza Salomone e gli altri due avevano sottratto a Longo lo scooter con il quale era giunto». Ascoltato dagli investigatori, Galleoni ha smentito la discussione violenta con Longo, invece confermata da altri nei verbali d'interrogatorio. C'è un'altra storia a dare una piega nuova all'omicidio Salomone. Lo dicono sempre i pm: «Salomone avrebbe avuto problemi anche con Marcello Colafigli (altro boss della Magliana, ndr) per una relazione avuta con la sua convivente: in occasione dei permessi premio usufruiti dal Colafigli, temendo verosimili ritorsioni, Salomone si recava in Spagna per non avere problemi».