Tesseramento e congresso Si riparte dal territorio
Èquesto l'obiettivo del Popolo della libertà di Roma e del Lazio emerso al termine del convegno «Il futuro del centrodestra è il territorio» organizzato ieri dal centro studi Imago presso la sala America dell'hotel Summit in via della Stazione Aurelia. All'incontro sono intervenuti Antonio Tajani, il coordinatore regionale del Pdl Vincenzo Piso, il coordinatore romano Gianni Sammarco, il deputato Francesco Aracri, il consigliere regionali della Lista Polverini Maurizio Perazzolo e Pino Palmieri, il presidente del Cotral e sindaco di Marino Adriano Palozzi, il consigliere di Roma Capitale Roberto Angelini e il direttore de La Destra delle Libertà Fabio Torriero. Archiviato il tesseramento e in vista dei primi congressi locali degli azzurri, il convegno ha rappresentato l'occazione per fare il punto della situazione sullo stato di salute del partito dopo le dimissioni di Berlusconi da presidente del Consiglio. A chi parla già di un Pdl in via di sgretolamento Francesco Aracri ha fatto sapere che «si dovrà aprire una nuova stagione costituente aperta al contributo della società civile e dei militanti, che dovranno impegnarsi in prima persona per rifare l'Italia. È il momento della partecipazione». Per quanto riguarda la crisi economica che sta mettendo a rischio la tenuta dell'Unione Europea, «la soluzione Eurobond - sempre secondo Aracri - resta una nostra proposta ed era quella giusta». Antonio Tajani si è detto invece convinto che «l'unica soluzione per evitare gli attacchi all'euro degli speculatori sia l'unità politica dell'Europa. L'Italia non deve commettere l'errore di pensarsi vittima di imposizioni dall'alto, ma l'Europa siamo tutti noi». Per quanto riguarda invece l'assetto locale del partito, il coordinatore regionale del Lazio del Popolo della libertà Vincenzo Piso ha concordato sulla possibilità che Gianfranco Sammarco possa svolgere ancora un ruolo importante da segretario romano in vista delle future sfide, di fatto confermando quella che al momento sembra essere molto più di un'ipotesi: chiudere l'accordo con tutte le componenti per un congresso unitario nel quale celebrare il Sammarco-bis alla guida del partito romano. Tra le sfide principali che attendono gli azzurri, secondo Piso c'è proprio «il congresso, che dovrà svolgere la funzione di rinforzare la classe dirigente». «I congressi devono dare una spinta reale a chi fa politica attiva sul territorio. Bisogna ricreare una linea del partito da portare sui territori», esorta dal canto suo il presidente del Cotral Adriano Palozzi.