«Pregherò Vanessa mio angelo custode»
Lodevo, lo voglio, voglio stare vicina al mio angelo custode, a cui un destino tragico mi ha unita per sempre». Così scrive Doina Matei, la ragazza romena che il 26 aprile 2007 uccise con un colpo di ombrello Vanessa Russo nella metropolitana di Roma, in un racconto con cui si è classificata terza tra i narratori al premio Emanuele Casalini riservato agli scrittori detenuti. Doina Matei è detenuta a Firenze, nel carcere di Sollicciano dove domani si terra la cerimonia conclusiva con la consegna del premio.