Cerca
Cerca
Edicola digitale
+

Basta occupazioni nelle scuole I presidi scrivono a Napolitano

Liceo Cornelio Tacito occupato (Foto GMT)

  • a
  • a
  • a

Stop alle occupazioni nelle scuole. Un diktat che ieri quaranta presidi di Capitale e provincia hanno voluto mettere nero su bianco. I capi d'istituto si sono dati appuntamento al liceo Scientifico Isacco Newton di viale Manzoni, capitanati dal dirigente del plesso Mario Rusconi, con l'obiettivo di redigere un documento-controproposta da presentare agli studenti e da inviare a tutte le istituzioni, compreso il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. La speranza è quella di cancellare una volta per tutte dal calendario «l'autunno caldo» della scuola con i suoi assedi illegali, al loro posto una nuova stagione democratica. Tradotto: i prof promettono di sospendere le lezioni per un giorno durante l'anno concedendo ai ragazzi giornate libere dedicate a dibattiti e iniziative. In cambio mai più «assalti nelle scuole». «Proponiamo agli studenti un Open day - spiega Rusconi - durante il quale i giovani possono, senza censure, organizzare incontri e laboratori insieme con i docenti. Un'iniziativa culturale che il Newton porta avanti con successo, e senza occupazioni, da ben otto anni». Nel documento, che sarà presentato ai Consigli d'istituto e inviato a Ministero e Capo dello Stato, i presidi condannano fermamente le proteste illegali, chiedono «un dialogo aperto con i ragazzi; il rispetto dei valori della società civile e delle regole democratiche; un atteggiamento uniforme delle forze dell'ordine durante gli sgomberi». E nella lettera non manca il monito dei dirigenti contro il silenzio di sindacati e genitori su forme di protesta che arrecano solo danni. «La mobilitazione finora c'è stata esclusivamente contro i tagli - sottolinea Rusconi - Vorremmo una presa di posizione anche per quest'altro grave problema. Ecco perché abbiamo deciso di scrivere a Napolitano che da tempo richiama al rispetto dei dettami della Costituzione e al senso di responsabilità». Tutti d'accordo allora i presidi di Righi, Malpighi, Ripetta, Visconti, Diaz, Lombardo Radice, Colonna, Torricelli, Lucrezio Caro, Caravaggio, Verne, Aristofane, Artusi, Giordano Bruno, Volterra, Levi Civita, Tacito, Da Vinci, Montale, Luisa di Savoia e dei licei di Grottaferrata, Monterotondo, Anzio, Morlupo e Tivoli. «Le occupazioni non si sono mai rivelate esperimenti positivi - denuncia Rusconi - Da un'occupazione non è mai nata una riforma». Ma anche ieri le proteste non sono mancate. Una decina di studenti ha cercato di fare irruzione, senza successo, all'assemblea dei presidi con un contro-documento. Si sono definiti «indignati» come i "cugini" lontani di Occupy Wall Street. «Vogliamo riappropriarci della scuola» hanno scritto. «Le solite dichiarazioni sentimentali senza scopo» ha ribattuto Rusconi. Intanto il 12 dicembre lo Scientifico di viale Manzoni si prepara al suo «Open day», quello che vorrebbe "esportare" negli altri licei. Il programma è ancora in fieri ma il preside annuncia già che sarà una giornata dedicata al dibattito politico.

Dai blog