Mercoledì in aula l'assestamento di bilancio
L'assessoreLamanda ha ribadito i punti fondamentali della manovra già approvata dalla Giunta comunale nei giorni scorsi: a fronte di minori entrate per 110 milioni di euro circa, vengono rimodulate e distribuite nei vari comparti le maggiori entrate. Nel dettaglio, Lamanda ha ricordato che le minori entrate sono derivate, ad esempio, da un minor gettito del contributo di soggiorno (-18,8 milioni), del contributo straordinario di urbanizzazione (-10 milioni) e del condono edilizio (-16,2 milioni). Mentre, le maggiori entrate sono ricavabili dalle contravvenzioni (16 milioni circa), dai maggiori proventi della lotta all'evasione (28,6 milioni) dall'avanzo di amministrazione e dai tagli alle spese. Inoltre, sul fronte opere pubbliche, le risorse derivanti da opere non più realizzate o realizzabili, vengono orientate ad altre finalità e, nello specifico, all'estinzione di mutui e al proseguimento di interventi sulle metropolitane per circa 20 milioni di euro. Il dibattito sull'assestamento di bilancio in aula oggi si è concluso con la relazione dell'assessore Lamanda. Lunedì cominceranno gli interventi dei vari gruppo consiliari per arrivare alla votazione del provvedimento e degli emendamenti collegati entro mercoledì. Intanto dall'opposizione non si fanno aspettare le prime critiche. «Per i romani è in arrivo l'ennesima mazzata: un assestamento di bilancio che prevede minori spese per 40 milioni di euro e 16 milioni di euro di multe in più. In pratica una manovra lacrime e sangue.Chi la definisce indolore non sa davvero di che cosa sta parlando» ha detto Alessandro Onorato, capogruppo Udc in Campidoglio che boccia senza appello il provvedimento. «Minori spese significano una sola cosa: tagli ai servizi per i cittadini, che pagano quattro anni di taglieggiamenti da parte della Lega Nord. Roma è costretta, bilancio dopo bilancio, a cercare di coprire i tagli dei trasferimenti statali. Il Carroccio non è più al governo, ma negli ultimi quattro anni almeno un risultato l'ha ottenuto: mettere Roma in ginocchio». Insomma siamo praticamente alla frutta. «Noi - conclude il capogruppo - faremo del nostro meglio affinché, attraverso una serie di proposte di risparmio e ottimizzazione conti questi tagli non ricadano ancora una volta sulle spalle dei soliti noti».