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Imprese strangolate Servono soldi subito

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Il sindaco di Roma Gianni Alemanno

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Liberare risorse per gli investimenti, risolvere il problema dei forti ritardi dei pagamenti da parte dell'amministrazione e farlo subito perché le imprese del settore edile devono far fronte entro fine anno a improrogabili scadenze. Eugenio Batelli, Presidente dell'Acer, ha chiaro qual è oggi il problema dei problemi, si chiama Patto di stabilità ed impedisce di fatto alle amministrazioni di liberare risorse per milioni di euro, da poter così investire in servizi essenziali per cittadini e imprese. Quello del Presidente suona come un appello quasi disperato nel corso del suo intervento all'Assemblea, che ha un rischio concreto: «Nel 2012-13 Roma Capitale potrebbe non avere risorse per investimenti. La Provincia di Roma dovrà ridurre il prossimo anno la possibilità di spesa di 100 milioni di euro, nel 2013 di 120 milioni». Tutto questo di fronte ad una crisi dei mercati che impoverisce famiglie e imprese. Ad ascoltare Batelli ci sono il sindaco Alemanno, il presidente della Regione Polverini e il presidente della Provincia Zingaretti. Batelli è ancora più chiaro: «Se i vincoli del Patto di stabilità non sono aggirabili, chiediamo che si attivino soluzioni alternative. La cessione pro-soluto dei crediti è una di queste. Siamo vicini alla fine dell'anno e le imprese dovranno far fronte a improrogabili scadenze. Noi ci aspettiamo che per quella data le amministrazioni rispettino gli impegni presi». Bene il piano casa della Regione Lazio (il vicepresidente della Regione Luciano Ciocchetti fa sapere che sono state già presentate 750 domande), quanto al Piano Casa comunale il presidente Acer chiede che «trovi una rapida attuazione perché sono in gioco 1,7 miliardi di euro e occupazione per 29 mila addetti». Poi c'è il problema del ritardo cronico dei pagamenti alle imprese da parte delle amministrazioni «che non è più aggirabile» e quello della «concentrazione» delle risorse su appalti e lavori superiori ai 150 milioni di euro dove le piccole imprese sono tagliate fuori. La risposta di Alemanno non si è fatta attendere: «Chiederemo subito una modifica al Patto di Stabilità, per Roma si dovrebbero mettere fuori dal Patto gli investimenti che vengono dalla legge di Roma Capitale». E poi una notizia che i costruttori aspettavano da tempo. E ancora il sindaco a promettere che «dopo l'assestamento di bilancio, inizierà in Assemblea capitolina lo sblocco delle 40 delibere che riguardano l'edilizia privata». I tempi, questa volta, sembrano certi: «Possiamo approvarle entro il mese di dicembre per dare un segnale forte».

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