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Ed ora, senza la figura del commissario straordinario, come verrà gestita l'emergenza nomadi? «Il Piano del Comune va avanti».

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«Leamministrazioni interessate dalla sentenza - spiega Belviso -, sulla base dell'ordinario assetto di poteri, possono sanare il vizio di incompetenza degli atti commissariali tramite convalida degli stessi». In pratica, esiste quello che il vicesindaco indica come «meccanismo di autotutela»: tutti quei provvedimenti presi dal commissario straordinario per l'emergenza nomadi e che sono stati già portati a termine restano validi. Gli atti compiuti sono tali, quindi, non si tornerà indietro. Mentre per tutti quei provvedimenti che non sono stati ancora attuati o portati, concretamente, a termine, ci penserà il Comune a porre le firme per mandare a compimento il piano. C'è però una controindicazione. Mentre con la figura del commissario straordinario i tempi per approvare gli atti erano «accelerati», con le convalide dell'amministrazione l'iter burocratico si allungherà. Vale per esempio per i provvedimenti presi per i campi La Cesarina e Salviati: i bandi di gara per le ristrutturazioni saranno rivisti. I tempi, dunque, si dilateranno e l'avanzamento del Piano nomadi rischia di abbandonare i ritmi dell'emergenza. Ma anche a questo problema il Campidoglio sembra aver già trovato una soluzione. Il vicesindaco Belviso spiega che «per facilitare le burocrazie che potrebbero rallentare i tempi di completamento del Piano, chiederemo al governo di rinnovare lo stato di emergenza sulla base di un'effettiva problematica igienico-sanitaria che insiste sulle realtà abusive presenti sul territorio». A quel punto Palazzo Chigi, se firmerà un nuovo decreto dietro proposta del Campidoglio, sarà costretto a indicare un nuovo commissario straordinario e l'emergenza nomadi tornerà a viaggiare su una corsia preferenziale. Del resto anche il sindaco Gianni Alemanno, appena ricevuta la notizia della sentenza, era stato cauto con chi gli chiedeva di un possibile stop a tutto il Piano: «Non ci saranno annullamenti retroattivi, la questione non ci preoccupa perché il prefetto Pecoraro, commissario straordinario per l'emergenza rom, ha già completato tutti gli atti che doveva approvare e a breve è in programma l'inaugurazione del campo della Barbuta». A poco servono, quindi, le dichiarazioni rilasciate alle agenzie stampa a metà pomeriggio da parte di esponenti dell'opposizioni, che si scagliavano contro la politica sui rom dell'amministrazione. Il vicepresidente della commissione Politiche sociali e consigliere Pd, Daniele Ozzimo, ha parlato di «fallimento della Giunta Alemanno nella gestione della questione rom che, con la sentenza del Consiglio di Stato, ne mette in discussione il fondamento giuridico e cancella il paravento dell'emergenza dietro al quale si sono gestiti in maniera disinvolta e totalmente inefficace 30,8 milioni di euro. È stato tutto un fallimento, per di più sotto una gestione commissariale messa in discussione oggi (ieri, ndr) dalla sentenza del Consiglio di Stato». Parole al vento. Il piano nomadi va avanti.

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