In piazza Mignanelli triplicano i posti disabili
Il miracolo delle strisce gialle è compiuto. In piazza Mignanelli i posti auto per i disabili sono moltiplicati.Triplicati, per l'esattezza. Ora, accanto al ristorante Mignanelli 24, il proprietario della vecchia porsche può contare su uno spazio regolamentare di 6 metri tutto per lui, ed è avanzato anche qualche metro per disegnare in bianco una manciata di posti per gli scooter. Inoltre, come aveva promesso a Il Tempo il comandante dei vigili urbani Angelo Giuliani, su un altro lato dell'isola pedonale sono spuntati due nuovi stalli da 6 metri ciascuno, uno dedicato al proprietario della Ford, fino all'altro ieri costretto a parcheggiare l'auto occupando parte delle strisce dell'attraversamento pedonale (anche questo ridisegnato), e uno a rotazione. Come ha commentato Giuseppe Trieste, presidente dell'associazione Fiaba che aveva segnalato l'irregolarità: «Giustizia è fatta. È stata ripristinata finalmente la legalità. Il caso di piazza Mignanelli è un esempio che deve far riflettere tutti i cittadini». La clamorosa svista dei tecnici del Municipio è stata dunque corretta. Due disabili, prima, condividevano due mini posti auto della lunghezza totale di 7,5 metri. Oggi possono contare su due posti da 6 metri. Ma facciamo un passo indietro, e torniamo al 22 ottobre, quando su queste pagine è stata denunciata la scomoda - sicuramente per un disabile alle prese con il parcheggio dell'auto - situazione delle strisce sull'isola pedonale di piazza Mignanelli. Le immagini di Google map - rilevazioni fotografiche - mostravano nel 2006 tre posti disabili, uno dietro l'altro, dal civico 25 fino all'angolo della piazza, su una lunghezza di 12 metri. Quindi nel 2006 c'erano 3 stalli irregolari da 4 metri ciascuno. Poi qualcosa è cambiato. Il posto davanti al civico 25 è sparito e a marzo del 2009 è comparsa un'occupazione di suolo pubblico di circa 13 metri quadri concessa al ristorante Mignanelli 24. La striscia gialla che invadeva parte dell'ingresso del civico 25 è stata dipinta di nero e coperta dalla pedana del locale. I tecnici del Municipio, a quel punto, hanno lasciato che i due posti auto fossero compattati da 8 metri in 7,50 metri, non lasciando alcuno spazio di manovra, ma, soprattutto, non ripristinando le regole del codice della strada che assegna almeno 6 metri di lunghezza per ciascun posto disabile. Fino al 27 ottobre, 5 giorni dopo la denuncia de Il Tempo, quando il comandante Giuliani ha assicurato telefonicamente a Giuseppe Trieste, che presiedeva a Bologna un'assemblea nazionale delle associazioni dei disabili, il ripristino delle regole. Detto, fatto. Anche la burocrazia, quando vuole, sa essere veloce. Così veloce da dimenticare però di spiegare come sia stata possibile una simile svista tecnica da parte degli uffici competenti che avrebbero dovuto invece approfittarne per dare ai disabili quegli stalli regolamentari di cui avevano diritto. Quello, insomma, che è avvenuto solo dopo la denuncia di un quotidiano. Ha collaborato Davide Di Santo