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«Ora possiamo dare una certezza ai nostri bambini»

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Chemi veda disperato come sono stato per tanto tempo». Enrico Di Gioia, 48enne papà separato, ha dovuto combattere a lungo per uscire dal baratro. È la mancanza di certezze, anche economiche, che ti sfibra, che ti spezza l'animo. L'impossibilità di garantire a tua figlia un padre forte e sereno. Fino a un minuto prima, hai casa, moglie, una famiglia: un attimo dopo sei in mezzo a una strada, lontano dai tuoi bambini e con un carico pesante di spese che ti lasciano senza un euro in tasca. «Sono separato dal 2007, mia figlia ha otto anni, ma già da quando era ancora più piccola cercava lei di farmi forza. Dovrebbe essere il contrario. – racconta Enrico, prima residente a Primavalle, oggi ospite della Casa dei Papà – Oltre al mantenimento ti ritrovi a pagare tutte le spese extra e in breve non sai più come pagare un affitto. Ma è soprattutto la stabilità che non puoi più offrire ai tuoi figli che ti logora. Noi papà non siamo tutelati, non abbiamo la legge dalla nostra parte e quindi siamo penalizzati. Io resisto solo per il bene di mia figlia. Quando dovrò lasciare questa casa, non so bene cosa sarà di me, perché sono situazioni che purtroppo non possono cambiare velocemente». Tante le storie simili a quelle di Enrico. Anche peggiori. Di papà a cui viene negato il diritto di vedere i propri bimbi per lungo tempo. Di battaglie legali che vedono perdenti quasi sempre i padri. Ma soprattutto i figli contesi. «Purtroppo capita – racconta Paolo Pedaci, agente di commercio, calabrese di origine, ospite a Prato Lungo – basta che le udienze siano posticipate di poco e ti può succedere di non vedere i tuoi figli per mesi. Io ho due bambine, di 12 e 5 anni. Sono la mia vita. Vorrei disperatamente offrire loro di più di quello che gli dò. È questa la tortura. In queste case almeno abbiamo uno spazio per giocare con loro, per avere tempo da trascorrere insieme e in tutta serenità. Dobbiamo un grazie enorme alle persone che lavorano in queste case, che ci offrono riparo e ascolto». Val. Cos.

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