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«Dal partito un segnale di unità»

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Unmomento particolare nel quale Mirko Coratti, esponente del Pd e vicepresidente dell'Assemblea capitolina lancia un appello all'unità. Onorevole Coratti, ultimamente il Pd è stato abbastanza diviso nelle sue diverse componenti, riuscirete a trovare una sintesi? «Dopo il congresso romano siamo riusciti a intraprendere un percorso più lineare che soprattutto nell'ultimo periodo sembra aver ritrovato una sintesi unitaria tra il gruppo capitolino, quello regionale e quello del partito romano». Quindi in questo clima l'assemblea di sabato potrebbe di fatto eleggere il segretario laziale? «Ci sono alcune mozioni, si discuteranno e poi si valuterà. La priorità è senza dubbio la partecipazione e il coinvolgimento più ampio possibile per stabilire poi la linea della prossima campagna elettorale». Questo però significa che non farete le primarie. «Le primarie sono uno strumento indispensabile per unire non per creare o alimentare distanze e differenze. In questo momento mi sembra che dove gli altri si dividono, il Pd al contrario dà un segnale di unità». È anche vero che le primarie non piacciono a tutti all'interno del Pd e che si cerchi di evitarle anche per quelle di coalizione per l'indicazione del premier e del sindaco. «Non abbiamo date certe per le elezioni quindi mi sembra prematuro questo discorso. Dico comunque agli amici della coalizione di centrosinistra che se proprio tengono tanto alle primarie, cominciassero a farle al loro interno». S.N.

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